Economia e Politica : Interventi
del 17/07/2008 di Gabriele Olivati
Il segretario Cgil Umberto Marchi commenta la politica fiscale del governo
Umberto Marchi, segretario provinciale Cgil, interviene sulla politica fiscale del governo, criticando il dpef esposto pochi giorni fa, sostenendo che “i lavoratori sono stati presi in giro”, e che “in campagna elettorale sono state fatte promesse da marinaio”
Dopo la presentazione del Documento di Programmazione economica e Finanziaria, nel quale sono riportate le politiche fiscali del Governo dei prossimi anni, è stato subito chiaro che le tasse non verranno diminuite.
“Che non sarebbero calate le tasse era da immaginarselo – commenta il segretario provinciale della Filcams Cgil Umberto Marchi – : dicono che hanno fatto anche troppo, hanno detassato la casa e gli straordinari, ma la riduzione delle tasse verrà come dividendo del federalismo fiscale. Da qui potrà uscire nuova ricchezza che dovrà essere destinata alla prioritaria riduzione del carico fiscale sul lavoro dipendente, le pensioni e le famiglie. Al Paese dicono che non possono dividere una torta che non c’è, affermano che conoscono la sofferenza che passa ma questo è il massimo che possono fare.
“Ma – accusa il segretario – tutto questo non si sapeva prima della campagna elettorale? Allora non resta che pensare che sia stata fatta una campagna elettorale demagogica! Ancora una volta siamo alle solite, i lavoratori devono tirare la cinghia: così si prende in giro l’Italia intera e i lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese, lo stipendio medio nella nostra categoria che gestisce il contratto del terziario, del turismo, della vigilanza privata, delle imprese di pulizia e tantissimi altri ancora, non arriva a 1.100,00 €, in tanti attendevano l’attuazione delle promesse fatte in campagna elettorale, ma evidentemente sono state promesse di marinaio.“
“Questo Governo imprenditoriale – continua Marchi – , non aiuta le parti sociali, vogliono decidere tutto senza un giusto confronto, basta vedere il D.L. 112/08 cosa produce, i lavoratori sono ancora una volta i penalizzati, gli unici a pagare senza scappare da un meccanismo perverso, attendevano un calo di tasse, che invece il Ministro Tremonti ha comunicato non esserci almeno sino al 2013! Che sia già l’inizio della prossima campagna elettorale? “
“Riteniamo giusto -conclude – , che si debba fare una seria politica a favore del mondo del lavoro, il bel Paese continua a essere sempre più povero, è necessario quindi, rivedere una politica dei costi, ridando stabilità occupazionale, equità fiscale, fiducia alla gente, ed equilibrio alla nostra terra”