Preso il ‘pirata’ brasiliano che travolse il ragazzino


RIMINI

L’INDAGINE

Preso il ‘pirata’ brasiliano che travolse il ragazzino

Aveva puntato una pistola a una guardia giurata che tentava di fermarlo. Il giovane ha già un’espulsione, è stato arrestato da Stradale e carabinieri

4f4d715dae50a2996d2241bcf8408a07.jpgRimini, 18 giugno 2008 – Preso il ‘pirata’ che sabato notte ha investito un ragazzino di 15 anni e puntato una pistola in faccia alla guardia giurata che tentava di fermarlo. In manette è finito Henrique Francisco De Pinho Neto, 25 anni, brasiliano, arrestato l’altra notte dagli agenti della Polizia stradale e dai carabinieri. De Pinho, clandestino e già colpito da un’espulsione, deve rispondere di fuga con omissione di soccorso e minaccia aggravata.

L’incidente era avvenuto sulla Statale, all’altezza del Quo Vadis. Il ragazzino stava viaggiando verso Riccione, quando era stato travolto dalla moto che arrivava dalla parte opposta e svoltava in via Casalecchio. Entrambi erano finiti sull’asfalto, ma ad avere la peggio era stato il 15enne (40 giorni di prognosi). La guardia giurata della Civis Augustus era arrivata un attimo dopo, proprio mentre il motociclista si stava rialzando e tentava di filarsela con la moto.

“Ha cercato di sollevarla — ha raccontato ieri il civis — ma non ci riusciva, così è scappato a piedi. Ho tentato di fermarlo, inseguendolo in auto, ma quando si è infilato nella via Morgagni, a un certo punto si è girato verso di me, puntandomi una pistola contro. Poi ha ricominciato a correre, l’ho inseguito di nuovo, ma l’ho perso”.
Ma erano parecchie le tracce che il ‘pirata’ si era lasciato dietro.

Poco dopo, e la Stradale sapeva già con chi aveva a che fare. Il brasiliano era già una vecchia conoscenza, protagonista anche di un pestaggio ai danni di un viado suo convivente. Residente a Rimini ma senza fissa dimora, trovarlo era solo questione di tempo. Stradale e carabinieri hanno cominciato a controllare tutte le zone e i locali frequentati dai trans brasiliani, fino a quando, la notte di lunedì, l’hanno scovato in un bar di Miramare, insieme ad altri connazionali. Essendo clandestino, un minuto dopo era già in manette.

E’ stato lui a condurre le divise al cassonetto dove aveva gettato la pistola, una perfetta riproduzione di una Desert Eagle, un’arma di grosse dimensioni. Quanto alla moto, l’aveva acquistata da un italiano, ma non aveva nemmeno la patente per guidarla, tantomeno l’assicurazione. Ieri mattina, il brasiliano, difeso dall’avvocato Michele Neri, è stato condannato a cinque mesi solo per la Bossi-Fini. Per gli altri reati verrà giudicato a parte. Resterà in carcere, in attesa di essere imbarcato sul primo volo disponibile.

Preso il ‘pirata’ brasiliano che travolse il ragazzinoultima modifica: 2008-06-19T11:18:14+02:00da sagittario290