Modificato il percorso proveniente dai monti

Edizione SALERNO 

10/06/2008

Modificato il percorso proveniente dai monti

LUCIA TROTTA Pagani. «Questo ufficio è come un bar. Con l’ingresso aperto sulla strada a chiunque». É l’allarme dei dipendenti dell’ufficio postale di Pagani, scenario della tragica rapina di venerdì scorso, che ha visto morire il tenente dei carabinieri Marco Pittoni. Da allora la struttura di Corso Padovano è chiusa al pubblico. I dipendenti sono terrorizzati dalla eventuale ipotesi di una nuova rapina. Dalla nascita delle poste paganesi quella del 6 giugno è stata la prima incursione armata di malviventi. «In 30 anni di memoria – ci spiega Gino Mongibello, dipendente dell’ufficio postale ed amministratore della città di Pagani – questa è la prima volta. L’ufficio non ha mai subito una rapina, anche perché la vecchia struttura era ben blindata». La nuova sede dell’ufficio postale di Pagani, infatti, è stata realizzata seguendo tutte le nuove norme di sicurezza, che oltre ai piani di fuga, prevede il contatto diretto al pubblico. Come al bancone di un bar, appunto. I vecchi vetri antiproiettili sono stati del tutto cancellati dal progetto del nuovo restyling. «I dipendenti hanno paura – aggiunge Mongibello – e come loro portavoce, nonché amministratore di questa città, ho chiesto alla direzione provinciale più garanzie. Già dall’inaugurazione avevamo notato che questa porta aperta su strada era poco sicura, come poco sicuro è il nuovo metodo di contatto con l’utenza. Per questo il tenente Pittoni si trovava qui quel giorno». L’ufficiale ucciso aveva avuto il compito di preparare una relazione sull’eventuale rischio di rapine. Non un piano di sicurezza, ma una dettagliata relazione che chiarisse ai vertici provinciali delle Poste Italiane, il concreto rischio che Pagani potesse essere facilmente preda di rapinatori. Un eventuale rischio che per ironia della sorte ha dimostrato di persona. «Oggi, di fronte anche al fatto che i dipendenti sono pronti ad incrociare le braccia e rifiutarsi di lavorare – aggiunge il consigliere dei moderati – il dirigente provinciale, Paolo Rufo, ha garantito personalmente la presenza di VIGILANTES». Per ora resta attivo solo l’ufficio postale di Via De Gasperi. Fino alle 18.00 presso gli sportelli della succursale delle Poste, potranno essere ritirate anche le pensioni che normalmente vengono pagate alla struttura di Via Padovano. I macchinari per il regolare svolgimento dei compiti dell’ufficio centrale sono ancora sotto sequestro. «Le richieste dei dipendenti sono chiare. Vogliamo una porta blindata, come quella della banca, per sentirci quanto meno più sicuri. É una guerra che stiamo facendo, e porteremo avanti in tutte le sedi. Diversamente, esiste la ventilata ipotesi di uno sciopero ad oltranza».

Modificato il percorso proveniente dai montiultima modifica: 2008-06-11T12:11:48+02:00da sagittario290