L’esercito nella stazione a rischio

(27 giugno 2008)

L’esercito nella stazione a rischio

Giovanna Vitale

Alemanno: “Impiegheremo anche volontari e vigilantes
“Serviranno per integrare e garantire il maggiore controllo del territorio nelle aree più difficili specialmente d´estate”

Detta la linea al Viminale, il sindaco Alemanno. In attesa che il ministro Maroni emani il decreto applicativo del pacchetto sicurezza che dispone l´utilizzo dell´esercito nelle città, l´inquilino del Campidoglio scrive al prefetto Mosca per chiedere di anticipare il provvedimento e «valutare l´opportunità di impiegare, da adesso sino alla fine settembre, un contingente straordinario» di militari per presidiare 32 fra capolinea e stazioni periferiche di metrò e ferrovie concesse. Tre mesi: finché non saranno completati i lavori di riqualificazione dei 23 siti (più 9 aggiuntivi) elencati nel “Progetto sicurezza integrata tpl”, la cui gara è stata appena aggiudicata. Un piano che, avviato dalla giunta Veltroni, prevede l´installazione di sistemi di videosorveglianza e colonnine Sos, il potenziamento dell´illuminazione pubblica e interventi di decoro urbano. Troppi, secondo il primo cittadino, per il quale esiste «il problema di garantire, durante l´estate, la sicurezza delle stazioni».
Ecco perché, nel frattempo, si potrebbe far ricorso all´esercito. Anche se «ancora non abbiamo il decreto applicativo del ministro dell´Interno», precisa Alemanno, «e dunque non sappiamo quante delle 3.000 unità messe a disposizione in totale, saranno poi destinate a Roma». Un dettaglio, per il sindaco. Che in proposito ha le idee chiarissime: «Non ritengo che ai militari debbano essere affidati compiti di pattugliamento dentro i centri abitati, mentre possono essere impiegati per presidiare siti periferici dove c´è desolazione, così da non avere un ritorno negativo sull´immagine della città». Comprese le stazioni di Tor di Quinto e La Storta: teatro, rispettivamente, dell´omicidio di Giovanna Reggiani e dell´aggressione alla studentessa del Lesotho (in piena campagna elettorale). Non solo: «Si pensa anche a un protocollo con le agenzie di vigilanza privata e all´utilizzo delle associazioni di volontariato della protezione civile per integrare e garantire il maggiore controllo del territorio nelle aree più a rischio, specialmente d´estate». Per una città sicura. E militarizzata.

L’esercito nella stazione a rischioultima modifica: 2008-06-28T11:25:00+02:00da sagittario290

Un pensiero su “L’esercito nella stazione a rischio

  1. mettiamoli anche davanti alle banche e alle gioiellerie per evitare le rapine, dentro le discoteche per evitare lo spaccio, mettiamo i posti di blocco stile iraq il sabato sera ogni 100 metri……. guarda esagero ancora di + mettiamoli pure a controllare gli scioperi o le manifestazioni di protesta…. ops già hanno provveduto.
    ciao

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