Aeroporto di Verona: Savip risponde alle dichiarazioni rilasciate ad AVIONEWS dall’ad de “La Ronda”

Comunicato stampa

23-Giu-2008 21:56
 

Aeroporto di Verona: Savip risponde alle dichiarazioni rilasciate ad AVIONEWS dall’ad de “La Ronda”

Roma, Italia – La disinvoltura con la quale l’amministratore dell’Istituto di vigilanza privata “La Ronda” di Verona va mistificando la realtà ha dello stupefacente

(WAPA) – Riceviamo e pubblichiamo: “La disinvoltura con la quale l’amministratore dell’Istituto di vigilanza privata ‘La Ronda’ di Verona va mistificando la realtà ha dello stupefacente.

Abbiamo letto una sua recente intervista su AVIONEWS e confermiamo che essa si colloca pienamente nel solco di questa ineffabile inclinazione del signor Luigi Ferrara, tollerata ampiamente da Istituzioni che sull’operato del predetto avrebbero, invece, il compito di vigilare ed intervenire efficacemente.

Le stesse rare ‘Ispezioni a sorpresa’ sono ampiamente ‘Annunziate’ e tutti, a partire dai capi aeroportuali all’ultima guardia giurata, sanno bene che gli ispettori Enac (Ente nazionale aviazione civile) e i ‘Ministeriali’ ispezionano (?) solo una realtà virtuale.

Ciò ci dispiace, perché i servizi di sicurezza aeroportuale sono ampiamente e lautamente pagati dai passeggeri del ‘Valerio Catullo’ (3.510.259 nel 2007 che hanno complessivamente sborsato per la sicurezza circa 6.318.466 €) e la loro scadente qualità complessiva lascia aperto l’interrogativo sull’effettiva destinazione delle ingenti somme percepite da chi viaggia.

Sul contratto, che il signor Ferrara dice stilato secondo evidenza pubblica, nessuno di coloro cui abbiamo chiesto ha saputo e voluto dirci nulla. Mistero assoluto, come mistero assoluto sono le prestazioni ed i criteri di valutazione della qualità del servizio che esso dovrebbe ben prevedere. La società ‘Aeroporti del Garda’ si guarda bene dal pubblicare qualsiasi precisa notizia sulle condizioni del contratto stilato con ‘La Ronda’ e sulle prestazioni dovute.

Né, per favore, ci si racconti che tali notizie sono coperte dal ‘Segreto di Stato’.

Cominciamo col dire che ‘L’organico effettivamente operativo’ di guardie giurate presso l’aeroporto – che con le grandi lotte sindacali del Savip della primavera-estate 2007 si è riusciti ad innalzare dal numero di 63 alle 116 attuali – è comunque ben lungi dall’avvicinarsi a quello minimo che, in una lettera al prefetto di Verona del 21 giugno 2007 noi avevamo ‘Prudenzialmente sottostimato’ in 148.

Era, peraltro, un calcolo operato sulla base dei vecchi flussi e quando gli archetti in partenza aperti erano 6 e non 9, come oggi e quando gli altri servizi di aeroporto (voli speciali a rischio, arrivi, stiva, varchi doganali, catering) non erano ancora onerosi come oggi, quando si registra un fortissimo trend di crescita dei passeggeri in transito.

Il signor Ferrara, nell’intervista, dà, sul punto, l’impressione di non tener conto, nella sua valutazione degli organici, che le guardie giurate (al pari dei dipendenti delle compagnie aeree che lui evoca) hanno diritto al riposo, all’addestramento periodico, alle ferie e, se purtroppo capita, anche ad ammalarsi.

E, d’altronde, fin dal 29 giugno dello scorso anno il signor Ferrara ‘Ammetteva’, in comunicazioni alla Prefettura, che il numero minimo di guardie giurate necessario per il servizio presso l’aeroporto era di 125. Con la sua intervista scopriamo che, passato un anno, aumentati considerevolmente i passeggeri e giunta la nuova estate, egli deve ancora adeguare la sua azienda agli standard minimi che… egli stesso si è dato un anno fa.

Ancora una volta, avvicinandosi i periodi estivi, ‘La Ronda’, dinanzi alle sue palesi deficienze, si produce in grandi promesse di assunzione e di adeguamento dell’organico che, poi, puntualmente non mantiene. ‘La Ronda’, infatti, quando dà certi numeri infila tra gli operativi anche coloro che stanno seguendo il corso di formazione e che non è detto che lo supereranno. Omette, poi, di ricordare che i ritmi massacranti imposti ai lavoratori inducono più d’uno a licenziarsi. Ma di più, le esigenze estive non sono un inatteso flagello biblico, ma una prevedibile, ciclica necessità cui un imprenditore organizzato deve saper far fronte.

E’ evidente che, aumentando la pressione agli archetti, diminuisce esponenzialmente l’accuratezza e/o la rapidità dei controlli, con conseguenti ricadute sulla qualità del servizio e sulla sicurezza dei passeggeri.

Sempre nella logica dello sfruttamento selvaggio, non è infrequente che le guardie giurate siano distolte dal controllo passeggeri (riducendo il numero minimo degli addetti agli archetti) per assolvere a compiti impropri (informazione preventiva passeggeri) che dovrebbero essere affidati ad altre figure professionali.

Lo sfruttamento intensivo dei lavoratori della vigilanza privata, con le sue inevitabili conseguenze usuranti, è testimoniato, nel caso di specie, anche dalla più elevata incidenza di malattie che tocca proprio i dipendenti de ‘La Ronda’ (che non sono certo dei lavativi assenteisti, come il signor Ferrara forse pensa), rispetto ad altre realtà meglio organizzate.

La verità è che l’approssimazione regna sovrana e che al ‘Valerio Catullo’ le guardie giurate mancano, soprattutto d’estate.

I poliziotti dell’aeroporto veronese non a caso in questi giorni si sono lamentati, in quanto il loro sovraccarico di lavoro è anche effetto della mancanza di guardie giurate alla quale essi debbono, con il loro lavoro, sopperire.

E non a caso, al contrario di quanto va dicendo il signor Ferrara, ci risulta che l’azienda è stata oggettivamente sanzionata, nel 2007, dal competente Ispettorato del lavoro, oltre che dalla Polizia di Stato, per gli esorbitanti carichi di lavoro imposti alle guardie.

Come è pure notorio che il ricorso eccessivo al lavoro ‘Straordinario’, alla soppressione dei riposi, al taglio delle ferie è sistematico ed indice di un’evidente, cronica carenza organizzativa, sulla quale il prefetto, il questore, il ministero dell’Interno, l’Enac, il ministero dei Trasporti ed il ministero del Lavoro non hanno mostrato di saper compiere le opportune valutazioni né, alla fine, di voler incidere.

Non si rendono conto, le Autorità, che con turni che arrivano a 12 ore di lavoro, davanti agli schermi la stanchezza impedisce all’uomo di svolgere adeguatamente il suo compito? È troppo facile, poi, prendersela con la guardia che non ha visto ciò che doveva vedere, lavandosi la coscienza e fingere di non accorgersi delle reali cause degli errori.

Consapevoli dei diritti (e dei limiti) umani, continueremo a batterci contro lo sfruttamento delle guardie e per la sicurezza dello scalo di Verona e dei passeggeri tutti. Savip (Sindacato autonomo vigilanza privata), il segretario nazionale, Vincenzo del Vicario”.

Aeroporto di Verona: Savip risponde alle dichiarazioni rilasciate ad AVIONEWS dall’ad de “La Ronda”ultima modifica: 2008-06-24T11:00:00+02:00da sagittario290