Torino, sindone in formato digitale per la festa diocesana

Torino, sindone in formato digitale per la festa diocesana

Sara Bauducco/ 04/05/2008

Un’immagine di 12.000 pixel ad altissima risoluzione mostra tutti i particolari del lenzuolo con l’immagine di Cristo crocifisso. E’ una delle iniziative promosse dalla diocesi di Torino per la Festa della Sindone 2008.

c19aba89af9682e7032f3acf820f26ee.jpgLa Sindone, immagine di Gesù deposto dalla croce, che tanto fa parlare studiosi ed esperti di teologia, è protagonista della festa liturgica organizzata dall’arcidiocesi di Torino dove da anni è custodita. La festa della Sindone 2008 celebra i 430 anni del trasferimento della Sindone da Chambery a Torino per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia (1578), i 110 anni dalle prime “lastre ufficiali” eseguite da Secondo Pia ed i 30 anni dalla prima immagine tridimensionale del volto dell’Uomo della Sindone, elaborata da Giovanni Tamburelli; ancora, ricorrono i 10 anni della fondazione del Museo della Sindone. Un insieme di date che sottolinea l’attenzione che mondo scientifico e religioso hanno sempre riservato a questa reliquia dal sapore velato di mistero. Per l’occasione sono stati così programmati un concerto, una messa e una rappresentazione in chiave artistica che ruoterà attorno ad una particolareggiata immagine del famoso lenzuolo.      

Il primo appuntamento in calendario si è svolto ieri, sabato 3 maggio, alle 21, nel duomo di Torino: il coro “La bottega musicale” diretto da Gianni Cucci, accompagnato da viola, violini, violoncello, contrabbasso e organo, ha animato il “Concerto in onore della S. Sindone: Passione e Risurrezione”; all’evento, offerto dall’Associazione “Concertante – Progetto Arte & Musica”, ha partecipato anche monsignor Guido Fiandino, vescovo ausiliare di Torino. Domenica 4 maggio, alle 10, nella chiesa del SS. Sudario (via Piave 14), monsignor Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione Diocesana per la Sindone, presiederà la celebrazione eucaristica con la liturgia di ammissione di nuovi membri nella Confraternita del SS. Sudario. Infine, martedì 6 maggio, alle 21, in cattedrale, si terrà la sacra rappresentazione “Ciò che abbiamo veduto con i nostri occhi – Dal segno al mistero”: un appuntamento in cui spiritualità, cultura e tecnologia dell’immagine si fondono. Un evento offerto dai conti Cremonte Pastorello di Cornour, nella ricorrenza dei 35 anni di vigilanza dei Cittadini dell’Ordine alla S. Sindone, a cui parteciperà anche il cardinale Severino Poletto. L’attenta regia del novarese don Silvio Barbaglia lega le riprese fotografiche della Sindone realizzate da Hall 9000 a brani musicali e letture curate dall’attrice Claudia Koll; il tutto sarà accompagnato da commenti religiosi e tecnici di monsignor Giuseppe Ghiberti, del professor Pier Luigi Baima Bollone e di Nello Balossino, Bruno Barberis e Gian Maria Zaccone, responsabili del Centro Internazionale di Sindonologia.  

Un’immagine della Sindone come quella riprodotta dalla società novarese Hall 9000 non si era ancora vista: 12 miliardi di pixel con dettaglio di un cinquantesimo di millimetro. Ora si può osservare ogni particolare ed ogni sfumatura: i 1.649 “scatti” eseguiti nel duomo di Torino lo scorso 22 gennaio sono stati poi “montati” per ottenere una foto digitalizzata ad altissima risoluzione. Il lavoro, già presentato a metà marzo nel duomo di Novara, resterà di proprietà della Santa Sede (alla quale la Sindone è stata donata da re Umberto II di Savoia), della Custodia della Sindone nella persona dell’arcivescovo di Torino e a disposizione del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. La riproduzione sarà esposta anche a Sydney durante la Giornata Mondiale della Gioventù che coinvolgerà migliaia di giovani nell’incontro con papa Benedetto XVI.   

Le riprese fotografiche sono state fatte nel periodo di temporanea rimozione della Sindone dalla teca che da dieci anni la custodisce: a fine gennaio, infatti, è stata effettuata una revisione generale dei sistemi di controllo e sicurezza della cappella e della stessa teca, nel locale sottostante la Tribuna Reale del Duomo di Torino. La verifica ha riguardato, in particolare, il sistema che gestisce l’atmosfera interna della teca, dove circola una miscela di gas a percentuali costanti, e tutte le componenti dell’impianto: il risultato è stato positivo, il telo è in buono stato di conservazione. Per compiere questi controlli, il telo è stato temporaneamente trasferito nella sacrestia nuova del Duomo: lì è rimasto giorno e notte sotto la custodia di un’impresa di vigilanza privata e, soprattutto, “scortato” da una “guardia d’onore” con turni di preghiera a cui hanno partecipato, fra gli altri, i “volontari della Sindone”, coloro cioè che ogni giorno organizzano l’accoglienza dei pellegrini in duomo e al Museo della Sindone. 

Torino, sindone in formato digitale per la festa diocesanaultima modifica: 2008-05-05T11:08:28+02:00da sagittario290