Sbanda in moto, grave vigilante

Edizione SALERNO 

28/05/2008

Sbanda in moto, grave vigilante 

26491c16f167994a65bfd9b60918cfc3.jpgLUCIANA MAURO Tradito dall’eccesso di velocità, forse salvato dal casco che indossava. È in prognosi riservata Gianluca Citro, 27 anni, vigilantes dell’Ivri nato a Battipaglia e residente a Pontecagnano, in via Mar Tirreno n.21. Ha gravi lesioni alla colonna vertebrale, riportate in un incidente che poteva rivelarsi mortale, come quello verificatosi domenica scorsa, all’uscita della galleria San Leo, costato la vita al 37enne avellinese Palmiro D’Alessandro. Stessa dinamica, stessa imprudenza: eccesso di velocità e la propria esistenza messa in gioco, per l’ebrezza di pochi minuti. Nella serata di ieri Citro stava percorrendo via Pastore, a Ostaglio, una frazione di Fuorni, a bordo della sua moto di grossa cilindrata. Da una prima ricostruzione effettuata dai vigili urbani di Pontecagnano, diretti dal capitano Bruscaglin, il mezzo lanciato ad alta velocità è sbandato, catapultando Citro contro un muretto. Violentissimo l’impatto, con gravi lesioni alla colonna vertebrale e contusioni su tutto il corpo. Immediato il trasporto in ambulanza al pronto soccorso del «Ruggi d’Aragona», dove le condizioni della giovane GUARDIA GIURATA sono apparse subito gravi. I medici gli hanno refertato la prognosi riservata. Salvo per miracolo, ma con un quadro clinico preoccupante, rappresenta il replay del terribile incidente di domenica scorsa, all’uscita della galleria San Leo. Palmiro D’Alessandro, tornava da una passeggiata in costiera quando la moto che guidava, sempre lanciata ad alta velocità, sbandò sbalzandolo dalla sella contro il muretto. Per lui l’impatto fu fatale, morì sul colpo e inutili furono i soccorsi. Anche in questo caso a causare il grave incidente fu l’eccesso di velocità e l’impossibilità di fermare il mezzo, sbandato durante la folle corsa. Con l’arrivo dell’estate tornano i pericoli sulle strade, soprattutto per chi viaggia in moto. Le vittime dei mezzi a due ruote non si contano più. Sono tante, troppe, e inutili risultano gli appelli lanciati da residenti delle zone a rischio e dai politici. L’ultimo intervento è del coordinatore cittadino di An, Antonio Cammarata, che punta l’indice sulla pericolosità del viadotto Gatto e chiede «il ripristino del doppi senso di marcia su via Croce, extradossi, semaforizzazione e limitazione a orari precisi del traffico pesante».

Sbanda in moto, grave vigilanteultima modifica: 2008-05-29T12:03:05+02:00da sagittario290