Edizione CIRC_SU2
30/05/2008
Rissa in corsia, aggredita infermiera
Pugni e schiaffi per l’addetta che voleva dividere i tre contendenti
CIRO SACCARDI Castellammare. Finisce con un’aggressione alle infermiere la rissa scoppiata la scorsa notte all’ospedale San Leonardo tra il figlio e il compagno di una donna ricoverata in ortopedia. Mancavano pochi minuti all’una quando due individui si sono introdotti nel nosocomio stabiese dopo aver superato il posto di guardia, dichiarando di doversi recare al pronto soccorso. Entrati nella struttura, invece, sono saliti al reparto di ortopedia per cercare di chiarire, alla presenza della donna ricoverata per problemi a un braccio, dei contrasti che durano già da lungo tempo. Al centro della questione è la convivenza della donna con l’uomo, una situazione contrastata fortemente dal figlio, già noto alle forze dell’ordine per problemi di tossicodipendenza. Una discussione che in breve è degenerata, dalle urla in pochi attimi i due uomini sono passati alle mani. Una rissa nel cuore della notte tra i corridoi del reparto di ortopedia che ha subito destato l’attenzione degli operatori sanitari. Un’infermiera ha cercato di calmare gli animi. Ma dopo pochi istanti la donna è stata assalita dalla furia dei due uomini, con spintoni e schiaffi, neanche l’intervento di un’altra infermiera è riuscita a fermare gli aggressori. Soltanto l’arrivo delle GUARDIE GIURATE, che intanto avevano avvisato anche le forze dell’ordine, è riuscito a placare lo scontro tra i due uomini che, all’arrivo delle forze dell’ordine sono stati fermati. Per loro adesso si profila l’ipotesi di denuncia per aggressione. Intanto, l’infermiera malmenata è stata accompagnata al pronto soccorso per sottoporsi ai dovuti accertamenti. I medici del nosocomio le hanno prescritto alcuni giorni di riposo per le violenze subite e prescritto ulteriori accertamenti. «Nonostante in quest’ospedale tutto il personale lavora al meglio per tutelare le esigenze degli ammalati – spiega Edwige Cascone, direttrice sanitaria dell’ospedale –, ci sono casi di turbolenza sociale che investono lavoratori e utenti della sanità». Alla base della lite, dunque, nessuno scontro provocato da qualche disagio assistenziale. «Si tratta di una vicenda legata a fatti privati – conclude la direttrice –, di persone che eludono le misure di sicurezza e non si rendono conto del danno agli altri ricoverati». Poche ore più tardi, al pronto soccorso altri due coniugi sono stati medicati in seguito a un’aggressione. Anche in questo caso ad assalire è stato il figlio della coppia, un alcolizzato che pretendeva denaro per l’acquisto di superalcolici. Trenta giorni di prognosi per il padre. Fermato dai carabinieri guidati dal capitano Giuseppe Mazzullo, il giovane è stato arrestato e trasferito al carcere di Poggioreale in attesa di processo.