PESARO
NOMADI AL MIRALFIORE
“Ma per controllare il parco
la guardia giurata non basta”
Pesaro, 17 maggio 2008 – Si scopre solo adesso che al Parco Miralfiore vivevano stabilmente venti o trenta nomadi. Avevano occupato una casa interna all’area, mettendoci tende, cucine da campo, mobili e materassi. Da lì, ogni mattina, gli uomini andavano a piazzarsi ai semafori e le donne a chiedere l’elemosina in centro. Facevano ritorno la sera, portandosi dietro vario genere di mercanzia. Ma tutto questo succedeva da anni.
Lo rivela Mara Caroni di Marche Multiservizi, responsabile della gestione del parco Miralfiore: “Capisco che adesso il disagio percepito dalla gente scatta alla sola vista dei nomadi, indipendentemente da come si comportano. Ma queste persone alloggiavano ai margini del parco e pure all’interno da molto tempo. In qualche modo venivano tollerati ma questo non significa che siamo rimasti passivi in tutti questi anni. Io stessa ho allertato qualche mese fa la questura e anche il comando di polizia municipale sulla presenza di tanta gente che si nascondeva nel bosco dove non possiamo tagliare nemmeno l’erba perché altrimenti gli ambientalisti ci denunciano. Sapevamo che circolavano persone poco raccomandabili che si incontravano per motivi loro, ma noi oltre che pagare la Sicur Global per controllare al mattino e alla sera al momento di chiudere i cancelli, cosa potevamo fare? Adesso sono stati sgombrati gli immobili occupati, ma per controllare come si deve un parco di 33 ettari non basta un giro della guardia giurata al mattino e alla sera. Serve una politica diversa”.
Il parco Miralfiore stava scivolando agli occhi della gente nella categoria di ‘posto pericoloso’. Non a caso, manca completamente una qualunque forma di sponsorizzazione per il verde perché non può esserci interesse a spendere soldi per un luogo che all’imbrunire diventa terra di nessuno, dove si accendono fuochi e si occupano case. A proposito: i carabinieri hanno scoperto ieri 4 clandestini che avevano occupato il vecchio hotel International di via Da Vinci. Uno di loro è stato arrestato per resistenza, e per tutti ci sarà l’espulsione.