Edizione Padova
Martedi’ 20 Maggio 2008
Il pub chiede la proroga dell’orario Il Comune risponde: servono vigilantes
L’assessore Ruggero Pieruz ieri è caduto dalle nuvole, ha detto di non saperne niente. Fatto sta che al gestore del St. John’s Pub di via Moro l’assessorato comunale al Commercio ha inviato una missiva nella quale viene chiesto al pubblico esercente di “dotarsi” di vigilanza privata. Per quale motivo? Un passo indietro. Il gestore ha chiesto al Comune la proroga dell’orario fino alle quattro del mattino. «Per quattordici anni l’ho avuta», spiega. Ma le regole nel frattempo sono cambiate. Ed è necessario avere i “requisiti” stabiliti dall’amministrazione comunale. «Ho presentato tutta la documentazione, anche la planimetria del parcheggio». Ma, a due giorni dallo scadere dei termini previsti per la presentazione della documentazione, si è visto recapitare una sorpresa. «La lettera che ho ricevuto parla di vigilanza privata. Ma non spiega quale tipo di vigilanza. Se sia necessario un guardiano del parcheggio oppure del personale di un istituto». E siccome la missiva appare piuttosto sibillina, per non sbagliare il gestore del pub si è rivolto ad un vero e proprio istituto di vigilanza. Ieri sera ha incontrato il responsabile per la sottoscrizione del contratto. Un onere mica da poco. Questa mattina, comunque, il contratto sarà allegato alla documentazione già presentata in municipio. Se da un lato appare comprensibile che al Commercio vogliano essere sicuri che la proroga dell’orario di apertura del locale non debba provocare disturbo al riposo dei cittadini, dall’altro sorge spontanea una domanda alla quale pare non esserci risposta da parte dell’ente locale: e cioè dove stia scritto che un pubblico esercente sia obbligato ad assicurarsi la vigilanza di guardie giurate ; e laddove ciò sia scritto, se l’incombenza sia legittimamente imposta e non scivoli invece nell’abuso di potere da parte della pubblica amministrazione.