Fuochi d’artificio incustoditi Nei guai Ermes Martarello

Edizione Rovigo

Giovedi’ 8 Maggio 2008

PROCESSO

Fuochi d’artificio incustoditi Nei guai Ermes Martarello

Il permesso rilasciato dall’autorità di pubblica sicurezza stabiliva che i fuochi d’artificio, fissati sulle piattaforme galleggianti davanti alla riva, dovevano essere sorvegliati da due guardie giurate . Invece, durante un controllo compiuto nella notte tra il 26 e il 27 agosto (giorno in cui andò in scena lo spettacolo pirotecnico), due carabinieri e un vigile urbano non trovarono nessuno regolarmente autorizzato a vegliare sulle pericolose installazioni. Così, Ermes Martarello, titolare della pluripremiata ditta di fuochi d’artificio che ha sede ad Arquà Polesine, è comparso in Tribunale a Rovereto per rispondere di quell’omissione.

L’imprenditore ha affermato che tra gli addetti saliti a Riva del Garda insieme a lui per allestire lo spettacolo c’era una guardia giurata. Persona poi risultata priva dei necessari permessi per poter esercitare qui da noi. Non conforme alle disposizioni, non essendo guardie giurate , era risultata anche la scelta di affidare la sorveglianza delle chiatte a due ragazzi della «Boy Service», agenzia di Arco che opera nel campo della sicurezza a cui s’erano rivolti per risolvere il problema i responsabili dell’ufficio «Eventi», ente organizzatore della Notte di Fiaba. Il processo è stato rinviato al 24 giugno per ascoltare la testimonianza del vigile che, con i due militari, eseguì il sopralluogo quella sera dell’agosto 2005 e rilevò l’omissione.

Fuochi d’artificio incustoditi Nei guai Ermes Martarelloultima modifica: 2008-05-09T11:00:00+02:00da sagittario290