Follia omicida

CRONACA

19/5/2008 (10:13) – IL DRAMMA DI BARRIERA DI MILANO

Follia omicida

Sparatoria in strada: uccide l’ex moglie e ferisce l’amante 

GRAZIA LONGO

TORINO

f18be7fc19f10c754eb9b580e6223fde.jpgImpossibile liquidarlo come un dramma. Dietro al delitto passionale di ieri sera ci sono dolore, gelosia, frustrazione. Fino al gesto folle di undici colpi di pistola contro l’ex moglie e il suo nuovo fidanzato. Subito dopo l’assassino si è costituito ai carabinieri.

Raffaele Cesarano, 35 anni, guardia giurata della Securitalia, non si era rassegnato a perdere la moglie Elisa Beatrice Rattazzi, 32 anni, addetta alle pulizie in una cooperativa, madre dei suoi due figli di 6 e 7 anni. Lei lo aveva abbandonato pochi mesi fa, ma lui non accettava il rifiuto. Ieri sera le ha telefonato per un incontro chiarificatore. Lei aveva paura e si è presentata all’appuntamento con il fidanzato, Giuseppe Cardella, 33 anni, operaio edile. Il faccia a faccia fra i tre avviene poco dopo le 19.30 sotto l’abitazione della guardia giurata, in Barriera di Milano, via Fossata 70. Raffaele Cesarano – ancora in divisa dopo un turno di lavoro – li ha presi in trappola: appena li vede estrae la pistola dalla fondina e scarica tutta la sua folle gelosia contro i due amanti.

La donna è la prima a cadere in un lago di sangue, le sue condizioni appaiono subito più disperate rispetto a quelle del fidanzato. I medici del 118 cercano di rianimarla, ma per Elisa Beatrice non c’è più niente da fare. Giuseppe Cardella invece sopravvive: è ancora ricoverato in serie condizioni all’ospedale Maria Vittoria. Alle 20,10 arriva una telefonata anonima alla stazione dei carabinieri di Barriera di Milano, della compagnia Oltredora guidata dal maggiore Michele Piras.

«Ho visto un uomo in divisa sparare contro una coppia in via Fossata». Cinque minuti dopo in caserma si è presentato lui, l’assassino. «Ho ucciso mia moglie e il suo amante» ha sibilato con fredda lucidità ai carabinieri del comando provinciale diretto dal colonnello Antonio De Vita. Si sbagliava. Il suo rivale in amore si è salvato. L’amore della sua vita no. «Un amore malato – urla con tutta la disperazione che ha in corpo il padre della vittima, Emilio Rattazzi -. Mia figlia era stata costretta a separarsi perché lui la maltrattava. Quel farabutto ha rovinato la nostra vita.

Delinquente, farabutto». Ieri sera in caserma è arrivata il pm Livia Locci: l’interrogatorio è andato avanti fino a tarda notte. L’uomo ha raccontato della fine del suo matrimonio. «Un anno fa mia moglie mi ha detto di non amarmi più. E mi ha pure confessato di chi si era innamorata. Ma abbiamo continuato a vivere insieme come separati in casa, pochi mesi fa se n’è andata. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) ci siamo sentiti diverse volte e alla fine ci siamo incontrati sotto casa mia. Quando l’ho vista con quell’altro non c’ho visto più e ho sparato». In tutto 11 colpi: 7 contro l’ex moglie, 4 contro Giuseppe Cardella. Un proiettile gli ha fratturato un femore, un altro gli ha trapassato un testicolo e la vescica. Altri due proiettili si sono conficcati in un braccio. Il sorriso di Elisa Beatrice è cancellato per sempre.

Follia omicidaultima modifica: 2008-05-20T12:55:00+02:00da sagittario290

Un pensiero su “Follia omicida

  1. era un mio collega, collega generoso e onesto, prima di scrivere certi articoli bisognerebbe documentarsi sulla vita che e stato costretto a fare

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