Da Maccarese a Palidoro Quando le stazioni fanno paura

Roma

07/05/2008

Parcheggi isolati Le auto parcheggiate sono spesso oggetto di atti vandalici

Da Maccarese a Palidoro Quando le stazioni fanno paura

Valeria Costantini

La notte fa paura nelle stazioni ferroviarie di Maccarese e Palidoro. Parcheggi isolati, sottopassaggi che danno i brividi, barboni che utilizzano le fermate come dormitori.
L’emergenza sicurezza non riguarda solo le stazioni cittadine della Capitale, ma rappresenta per molti pendolari di Fiumicino una condizione di vita con cui fanno i conti ogni giorno da anni.

È il caso dello scalo di Palidoro, che serve oltre 10 mila utenti e che è totalmente privo di personale. Nemmeno un capostazione nè una biglietteria per viaggiatori in cerca di assistenza. Tanto che le lamentele sulla recente rottura delle macchinette vidimatrici sono indirizzate obbligatoriamente al bar vicino la stazione, che funge anche da botteghino e da toilette visto che i bagni della fermata sono chiusi a chiave.
Ma a rendere più angosciante il ritorno verso casa dei pendolari è il sottopasso, percorso obbligato per recarsi ai due parcheggi. «Se sono costretta a viaggiare di sera il tunnel lo attraverso di corsa o seguo altri passeggeri», racconta Silvia, studentessa alla Sapienza. Una volta arrivati alla macchina non è detto però di essere al sicuro. Se infatti il parcheggio verso l’Aurelia è situato tra le case, quello su cui il Comune lavora per l’ampliamento dei posti auto, è in aperta campagna e vicino ad una fabbrica abbandonata.
«Ci sono stati diversi episodi di vandalismo – spiega Manuele, dipendente aeroportuale – vetri spaccati e auto danneggiate da bande di teppisti. Questa è terra di nessuno la sera, anche se le forze dell’ordine fanno il possibile e passano spesso».
A Maccarese la situazione non è migliore. Il bar della stazione, conoscendo la situazione del quartiere dove i furti sono frequenti, si è premunito pagando una ditta privata per la vigilanza notturna, mentre i pendolari denunciano la presenza di un senzatetto che in pratica vive nel parcheggio. L’ultimo treno in arrivo è a mezzanotte ma i viaggiatori cercano di evitare la struttura di notte. «Calcolando che devo sempre lasciare l’auto lontana perché i parcheggi sono pochi – spiega Nora, 22enne universitaria – non frequento lezioni il pomeriggio tardi in modo da non tornare la sera. Qui già di giorno girano brutte facce, ma di notte ho paura, le case sono lontane e non c’è nessuno in giro a cui chiedere aiuto».
La voce registrata dell’altoparlante di Palidoro avvisa che ci sono telecamere puntate sulla stazione: la domanda è se qualcuno le guardi e se farebbe in tempo a intervenire in caso di emergenza.

Da Maccarese a Palidoro Quando le stazioni fanno pauraultima modifica: 2008-05-08T11:40:00+02:00da sagittario290