Borgo Orefici, accoltellato alla schiena davanti alla moglie incinta.

Edizione BENEVENTO 

13/05/2008

Borgo Orefici, accoltellato alla schiena davanti alla moglie incinta. Dopo l’aggressione il bandito colpito da un vigilante

f3418feba029a1a5b4259db947b3b0a7.jpgMARISA LA PENNA DIANA CATALDO Solo un extracomunitario presente in città da pochissimo tempo poteva pensare di rapinare una gioielleria del superblindato Borgo Orefici e andare via impunito. Nel primo pomeriggio di ieri un nigeriano sedicenne ha infatti tentato l’impresa. Era armato di un taglierino. Ha ferito il commerciante che, sotto gli occhi di sua moglie (in dolce attesa) aveva reagito. Una GUARDIA GIURATA è intervenuta con tempestività e, dopo aver mirato alle gambe del babyrapinatore, gli ha sparato. La fuga del nigeriano è terminata tra le braccia di un carabiniere della compagnia Napoli centro che era di pattuglia in zona. Anche il presunto complice dello straniero è stato bloccato. Mentre il traffico al corso Umberto e in tutta l’area del Borgo è andata in tilt. È la cronaca dell’ultimo episodio di criminalità che vede protagonista un extracomunitario. Dopo il tentato rapimento di una bimba da parte di una rumena sedicenne (che domenica mattina ha rischiato il linciaggio) la cronaca cittadina si arricchisce di una nuova vicenda che vede come primo attore un immigrato clandestino. E proprio sulla presenza dei clandestini nella nostra città, un’inchiesta del «Sole 24 Ore» rivela che, a Napoli, uno straniero su tre è irregolare. Ovvero il 31,7% degli immigrati che vivono sul nostro territorio non detiene alcun permesso. Una situazione, quella napoletana, che sta diventando incandescente. Segnali di «autodifesa» dall’aggressione degli immigrati che delinquono arrivano da più parti. Nei giorni scorsi, per esempio, il Mattino raccontato di come si sono organizzati i soci degli «Arditi d’Italia» che hanno istituito un servizio di ronda nei giardini di Porta Capuana per tenere lontani quegli immigrati che intendono trasformare i giardini in un luogo dove ubriacarsi o fare i propri bisogni. Ma ritorniamo al colpo tentato nella gioielleria di Nicola Coppola in vico Costanzi, al Borgo Orefici. Nel reparto di chirurgia generale dell’ospedale Ascalesi è ricoverato il commerciante. Gli hanno ricucito due coltellate alla schiena. Ha riportato anche lesioni alla mano sinistra e contusioni al viso. «L’ultima cosa che ricordo – racconta – è il rumore di un colpo di pistola. Poi ho perso i sensi». E aggiunge: «Un ragazzo di colore è entrato nel negozio per acquistare una collana. Poi sono entrati due suoi connazionali. Dopo l’acquisto sono usciti dal locale, ma l’extracomunitario più giovane è tornato indietro con una scusa. Mia moglie ha capito, ha preso il telefono per chiedere aiuto». Ma, secondo il racconto della vittima, a quel punto lo straniero ha tirato fuori dalla tasca un coltello da cucina molto affilato e lo ha puntato al petto di mia moglie Tania». Tania, 29 anni, lavora con il marito ed è incinta di quattro mesi. «Ho spaccato una vetrina ho lanciato i pezzi contro il rapinatore – racconta ancora il gioiellerie – ma lui è saltato dall’altra parte del banco vendita, mi ha afferrato e abbiamo cominciato a lottare. Mi ha colpito con il coltello alla schiena. Poi ha tentato di afferrare mia moglie. Intanto io sono caduto e lui mi tirava calci in faccia. Tania è riuscita a raggiungere la porta e a chiedere aiuto. La GUARDIA GIURATA era fuori, è accorsa subito e ha esploso un colpo». «Quando ho visto mio marito a terra, nel sangue, ho temuto di perderlo e di perdere anche il mio bambino» commenta Tania, al capezzale del marito. L’ecografia ha scongiurato pericoli per il piccolo in arrivo, e regalato alla giovane coppia un sorriso in una giornata da dimenticare: hanno saputo che aspettano un maschietto.

Borgo Orefici, accoltellato alla schiena davanti alla moglie incinta.ultima modifica: 2008-05-14T19:20:00+02:00da sagittario290