Edizione Padova
Giovedi’ 17 Aprile 2008
«Ronde pagate con le multe Ztl»
La proposta di Menorello: «La microcriminalità è ovunque, il Comune assuma guardie private»
«Ronde istituzionalizzate? Si, potremmo anche usare questo termine. Credo possa essere corretto». Il consigliere comunale del Popolo della Libertà, Domenico Menorello, ha appena terminato di descrivere il nuovo progetto sulla sicurezza che presenterà all’interno di una mozione al consiglio di palazzo Moroni. L’idea è quella di assumere, da parte dell’amministrazione, delle guardie giurate private per monitorare costantemente tutto il territorio cittadino. I costi del servizio, secondo il piano-Menorello, andrebbero ammortizzati attraverso una deduzione fiscale sull’Ici, oppure attingendo dalle somme derivanti dalle multe di quanti passano, pur non avendone titolo, sotto i varchi della zona a traffico limitato.
«La piccola criminalità diffusa, che dopo la scomposta chiusura di via Anelli è ormai arrivata a toccare angoli di Padova fino a qualche tempo fa tranquilli – ha evidenziato il consigliere comunale del Pdl illustrando il progetto -, crea un particolare disagio economico-sociale ai cittadini. Proprio uno dei motivi per cui può essere ridotta l’Ici». Riduzione che nel caso l’Ici venisse soppressa, come promesso dal futuro presidente del consiglio Silvio Berlusconi in campagna elettorale, potrebbe riguardare un’altra aliquota fiscale.
«Attraverso questa iniziativa – ha proseguito Menorello – non vogliamo assolutamente discutere il ruolo primario, che tale deve rimanere, delle forze dell’ordine, ma chiedere piuttosto al Comune che si attivi per una vigilanza più diffusa, costante e pressante di tutti i quartieri cittadini. E questo può essere fatto solo assumendo un “piccolo esercito di vigilanti privati” che non andrebbero nemmeno a sostituirsi alla polizia municipale, ma solo verrebbero utilizzati per un “pattugliamento soft”. Il loro compito infatti sarebbe quello di vigilare e segnalare alle autorità competenti determinati fatti». Quindi il consigliere comunale mostrando le mappe dei sei quartieri padovani ha prodotto qualche esempio: «A San Carlo ci sono circa 6800 famiglie; deducendo l’Ici di 20 euro ciascuna, e presumendo un costo per la vigilanza di circa 30 euro l’ora, il Comune potrebbe avere a disposizione dodici ore al giorno di continui passaggi da parte delle guardie private. Alla Stanga portando la deduzione a 30 euro e contando su circa 6000 famiglie le ore di vigilanza giornaliere potrebbero arrivare a sedici. Senza contare che l’amministrazione potrebbe pescare anche dalle contravvenzioni delle ztl che ogni anno portano nelle casse del Comune quasi 8 milioni di euro».
«Sulla sicurezza – ha terminato Domenico Menorello, ripensando anche al voto che ha visto il trionfo della Lega nord – dovremmo dare delle risposte precise e concrete. La videosorveglianza è solo uno slogan. Mi pare infatti che a Padova si stia continuando a brancolare nel buio».
Matteo Bernardini