Pizzo e rapine, condannato il clan Stellato

Edizione SALERNO 

11/04/2008 

Pizzo e rapine, condannato il clan Stellato

ANTONELLA BARONEZZ Condannati Giuseppe Stellato e i componenti del suo gruppo per le violenze commesse nella discoteca Soho-Federica, con l’aggravante di voler agevolare l’associazione di stampo camorristica, capeggiata oltre che da Stellato anche da Fabio Iavarone e Domenico Marigliano. Contestualmente al dispositivo sono state depositate dal giudice dell’udienza preliminare Dolores Zarone oltre 400 pagine di motivazioni, in cui è delineata la mappa della criminalità a Salerno, con alcuni accenni e collegamenti anche agli ultimi omicidi di camorra, su cui ancora si sta indagando, quelli di Donato Stellato, freddato davanti al Tribunale e di Fabio Petrone, colpito a morte a Baronissi. Le pene inflitte in sede di rito abbreviato sono state in alcuni casi inferiori a quelle richieste dal pm antimafia Rosa Volpe, titolare dell’inchiesta, in quanto per alcuni reati c’è stata l’assoluzione. Queste le condanne: Giuseppe Stellato 12 anni e un mese di reclusione e al termine della pena alla misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni, Fabio Iavarone a undici anni e quattro mesi e a tre anni di libertà vigilata Domenico Marigliano dieci anni e 2.600 euro di multa, oltre alla libertà vigilata per due anni, Fabio Damiani sette anni e 3.066 euro di multa e due anni di libertà vigilata, Guido Sabatino sei anni e venti giorni e 1.400 euro di multa e due anni di libertà vigilata, Franco Giordano sei anni e venti giorni, più 2.267 euro di multa e due anni di libertà vigilata, Massimiliano Damiani quattro anni e otto mesi e un anno di libertà vigilata, Danilo Santoro quattro anni e quattro mesi e un anno di libertà vigilata, Marco Vicinanza quattro anni e due mesi e 1.200 euro di multa e un anno di libertà vigilata, Oreste Castellano quattro anni e 2.200 euro di multa e un anno di libertà vigilata, Gennaro Attanasio tre anni e sei mesi e alla pena di 2.100 euro di multa. Per tutti è stata dichiarata l’interdizione dai pubblici uffici. Si è invece proceduto separatamente per Stefano Damiani, Lorys Avossa, Ciro Petrosino e Filippo Ragone. Giuseppe Stellato, noto negli ambienti criminali come «Papacchione» era un emergente, che voleva imporre con il suo gruppo, i cosiddetti «ragazzi di Pastena» il predominio sugli affari illeciti della città e in particolare mirava alle discoteche, in cui provocava disordini per poi offrire la sua «protezione». E così anche il 5 novembre 2006 aveva provocato violenti disordini nella discoteca Soho-Federica per creare una situazione di assoggettamento nel gestore del locale Lorenzo Moscariello. Stellato e i suoi compagni havevano aggredito le GUARDIE GIURATE, presenti nel locale per garantire la sicurezza, poi si sono scagliati con violena contro alcuni esponenti delle forze dell’ordine, intervenuti. E così si sono scagliati prima contro un carabiniere, picchiandolo selvaggiamente, sferrandogli pugni e calci. Poi aggredivano anche un secondo carabiniere, trascinandolo all’esterno del locale. Stessa e peggiore sorte anche per un ispettore di polizia, a cui riuscivano a sottrarre la pistola d’ordinanza. «Dacci la pistola che a noi ci serve» gridavano gli aggressori e poi puntandogliela alla tempia, premevano il grilletto, ma nel frattempo il poliziotto con notevole abilità era riuscito a inserire la sicura. Altri episodi per i quali è stata pronunciata la condanna sono quelli commessi nel locale Non Ho Sonno, dove aggredivano i proprietari dopo aver preteso di entrare senza pagare nè il biglietto, nè la consumazione e all’Odissea di Eboli, dove Giuseppe Stellato con fare arrogante era entrato nel locale senza pagare e a uno dei gestori, che gli chiedeva spiegazioni, sferrava un pugno al volto.

Pizzo e rapine, condannato il clan Stellatoultima modifica: 2008-04-12T11:10:00+02:00da sagittario290