Nuovo ospedale, meta irraggiungibile per chi usa i mezzi pubblici

Edizione Venezia 

Domenica 13 Aprile 2008

La testimonianza di un medico pendolare col treno da Vicenza: «Per recarmi al lavoro impiego circa due ore e nessuno mi dice quando verranno attivate le famigerate linee Actv H1 e H2»

Nuovo ospedale, meta irraggiungibile per chi usa i mezzi pubblici

(m.a.) Parcheggi fantasma, linee Actv inesistenti, logistica impraticabile. Il trasloco nel nuovo ospedale dell’Angelo è a pieno regime ma al momento a tener banco almeno tra il personale della struttura sanitaria paiono essere le difficoltà legate al raggiungimento del nuovo polo e all’agibilità di determinati settori. Cominciamo con le lamentele di un medico che fa il pendolare in terno da Vicenza e che ora si ritrova con l’impossibilità di arrivare a Zelarino. «All’inizio ci avevano assicurato addirittura la metropolitana di superficie, una corsa ogni cinque-dieci minuti. Ma il progetto è naufragato sulla carta. Poi ci avevano garantito l’attivazione di corse dedicate dalla stazione a partire dal 7 aprile, cioè all’indomani del trasferimento delle prime unità operative. Ma degli autobus neanche l’ombra con il paradosso che né l’Actv, né la direzione dell’Ulss è in grado di indicare una data certa per l’entrata in funzione delle famigerate H1 e H2. Mentre noi dobbiamo essere operativi dal 21 aprile. La situazione attuale? Dalla ferrovia si può prendere solo 3 che passa ogni mezz’ora e ti lascia davanti all’Auchan, così devi farti un pezzo di strada a piedi e così perdi altri dieci minuti. Conclusione?. Per recarmi al lavoro ci metto, quando mi va bene, circa due ore. E nelle mie stesse condizioni ci sono molti dipendenti dell’Ulss. Ma sembra che non importi nulla a nessuno. E gli stessi disagi li subiranno anche gli utenti. Mettetevi nei panni di un vecchietto che dalla Bissuola per andare anche a farsi un semplice controllo deve cambiare due mezzi».

E non ride nemmeno il personale che usa la propria macchina. La Uil/Flp in questi giorni ha promosso una raccolta di firme per sensibilizzare sull’enorme difficoltà di accesso all’Umberto I con code di fronte alla sbarra con conseguente intasamento della viabilità su via Circonvallazione. «Da quando sono scattate le operazioni di trasferimento – attacca Ugo Rossi, coordinatore regionale degli infermieri – non si può più parcheggiare all’interno del vecchio ospedale perché, dicono, ci sono i camion in movimento. Ma nessuno è stato informato e quel che è peggio non si è pensato a un park alternativo magari con un accordo temporaneo col comune per i posti auto in via Olimpia. E se poi ci mettiamo anche le guardie giurate che risultano a dir poco sgarbate che ti respingono senza tante spiegazioni…. Se questo è il buon giorno del trasloco». Impedimenti di manovre, infine, ci sarebbero anche in quella che è stata definita l’avveniristica farmacia ospedaliera, dislocata nella nuova sede mercoledì scorso: il muletto addetto allo spostamento dei bancali di medicinali non entrerebbe nel montacarichi e l’entrata al magazzino sarebbe resa impossibile a causa di uno scalino che non dovrebbe esserci.

Nuovo ospedale, meta irraggiungibile per chi usa i mezzi pubbliciultima modifica: 2008-04-14T15:39:39+02:00da sagittario290