La ronda dei comitati attraverserà tre quartieri

Edizione Padova

Martedi’ 29 Aprile 2008

Una riunione la prossima settimana deciderà la data e le modalità. Pellizzari (Comres): «Assumeremo anche delle guardie giurate»

La ronda dei comitati attraverserà tre quartieri

Manfrin (Stanga 6): «Va istituzionalizzata». Meridi: «Massima solidarietà a chi l’organizza, ma siamo contrari» 

(M.B.) Si lavora per organizzare la grande ronda dei comitati cittadini. «Decideremo una data che vada bene per tutti – annuncia Massimiliano Pellizzari, leader dell’associazione Comres – La prossima settimana ci incontreremo per firmare un protocollo d’intesa riguardo al programma». Che questa volta, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe essere sottoscritto da tutti i comitati cittadini per creare un evento che si diluirà in tre serate, nei tre punti-caldi della città: Arcella, Stanga, Centro-storico. Insomma una reciproca solidarietà tesa a far scendere in strada oltre cento residenti per volta, spinti dalla protesta contro il crescente degrado allungatosi sulle strade dei loro quartieri. A far parte della “ronda delle ronde” anche alcuni vigilantes privati.

«Abbiamo già fissato un appuntamento con gli istituti di vigilanza privata – riprende Pellizzari -, perché la speranza è che al nostro fianco ci siano anche le guardie private, che assolderemo tenendo sempre come punto di riferimento la legalità». Quindi un’ulteriore precisazione: «Non stiamo giocando a fare i “giustizieri della notte”. Nessuno vuole sostituirsi alle forze di polizia. Siamo solo cittadini stanchi di continuare a vivere nell’insicurezza».

«E poi – termina il presidente di Comres – francamente non capiamo tutto il clamore che si sta creando attorno alla nostra iniziativa. Noi stiamo solo esercitando un dovere civico: ribadire al governo centrale, all’amministrazione comunale, e alle forze dell’ordine, che non vogliamo più avere paura a casa nostra, a passeggiare sulle strade della nostra città».

«I comitati della Stanga – interviene il loro coordinatore, Paolo Manfrin – ci saranno. Le ronde vanno istituzionalizzate, magari seguendo anche a Padova il modello-Tosi. In fondo tutti i sindaci chiedono la stessa cosa, è solo questione di metodi e di concordare le misure da adottare. Che si mettano d’accordo, una volta per tutte».

«I comitati – conclude Manfrin – hanno una duplice funzione: propositiva e provocatoria. Ora siamo dei provocatori, almeno fino a quando non avremo delle risposte concrete in merito alla sicurezza da parte di chi ci governa. O forse dobbiamo arrivare al caso-limite di Boston, dove il suo sindaco ha chiesto che la polizia cittadina venga dotata di fucili automatici?».

A prendere le distanze dalla “ronda delle ronde” è invece il presidente dell’associazione Sos Padova, Maurizio Meridi: «Siamo sempre stati contrari alle ronde, perché c’è sempre il pericolo di andare incontro a qualche problema. Non dirò mai ad un padre di famiglia di scendere in strada alle undici di sera per andare a fare una ronda. Sos Padova, quindi, non aderirà all’iniziativa pur esprimendo grande amicizia e massima solidarietà a chi l’ha organizzata».

Rimane incerta la presenza del comitato Arcella 2 “Una città”: «Valuteremo se parteciparvi o meno – sottolinea il vice presidente, Orazio Marcon – dopo l’incontro con gli altri comitati. È chiaro che il momento è importante, forse serve anche un gesto di forte visibilità per esprimere e far capire il nostro malessere. Alla base della nostra decisione ci sarà comunque un ragionamento approfondito e pacato».

La ronda dei comitati attraverserà tre quartieriultima modifica: 2008-04-30T12:10:00+02:00da sagittario290