Edizione Rovigo
Lunedi’ 21 Aprile 2008
In forza alla Coopservice, dopo avere patteggiato una pena, aveva deciso di licenziarsi prima di essere allontanato. Il dramma davanti alla compagna
Guardia giurata si toglie la vita, aveva 53 anni
Aveva deciso di non aspettare, di licenziarsi prima di essere allontanato. Tiziano Fabbian, 53 anni, originario di Rovigo, guardia giurata in forze alla Coopservice, aveva patteggiato una pena per un piccolo guaio con la giustizia. Ma quell’episodio aveva compromesso irrimediabilmente il suo lavoro e l’uomo, nonostante avesse ricominciato come elettricista, è stato trovato venerdì sera in un lago di sangue. Il suo proposito di licenziarsi si è “incrociato” con la lettera che la ditta gli aveva inviato per comunicargli che era costretta a ritirargli la licenza. Una vicenda che ha lasciato in Fabbian una traccia profonda, che ha scavato nel suo animo una forte depressione, come ha raccontato agli agenti della squadra mobile la sua convivente, una donna di origine russa. Proprio lei è stata testimone della tragedia, avvenuta venerdì poco dopo le 20.30 nella loro casa. Fabbian era ancora in possesso della pistola d’ordinanza. Gli ultimi tempi sarebbero stati particolarmente difficili, e il crescente nervosismo avrebbe inciso in modo negativo anche sul loro rapporto. Un disagio che a quanto pare era trapelato soprattutto tra le mura domestiche, ma che non era così evidente per i suoi famigliari e i conoscenti. Invece, venerdì sera qualcosa si è inceppato senza rimedio. Davanti agli occhi della sua compagna, Fabbian ha rivolto l’arma contro di sè ed è stramazzato a terra. Inutile ogni soccorso: l’uomo è morto sul colpo. Il pm Nicola Proto ha disposto tutti gli accertamenti del caso, la Mobile sta conducendo l’inchiesta.