DL 1 aprile: corsa agli emendamenti

10 aprile 2008

DL 1 aprile: corsa agli emendamenti

Roma. Com’è noto, il 1° aprile il Consiglio dei Ministri uscente ha approvato alcune modifiche che interessano la vigilanza privata, inserendole nel c.d. DL “salvainfrazioni” di fine legislatura, che raggruppa alcune normative di adeguamento a disposizioni e sentenze comunitarie.
Restano dunque 60 giorni a partire dalla pubblicazione in GU (ad oggi non avvenuta) per proporre emendamenti in fase di conversione. Le Associazioni datoriali e sindacali di categoria stanno già lavorando in tal senso. Va poi segnalato che, in parallelo, la bozza di riforma del regolamento del Tulps è stata inviata al parere del Consiglio di Stato.

Venendo ai contenuti, l’art. 4 del prevede tre punti fondamentali, non limitandosi ad un adeguamento al pronunciamento della Corte di Giustizia Europea del 13.12.07, ma andando oltre con alcune previsioni generali. In linea complessiva, pare evidenziarsi uno spostamento del baricentro dalle periferie all’Amministrazione centrale, che dovrebbe avocare a sé più funzioni e controlli, anche in funzione dell’emanando Regolamento.

Tra gli a deguamenti alla sentenza della Corte di Giustizia, segnaliamo: l’eliminazione dell’obbligo di vidimazione della tabella operazioni, il divieto di compiere attività diverse da quelle approvate e di ricevere compensi superiori a quelli indicati in tariffa per le agenzie di recupero crediti o d’investigazione e l’eliminazione del diniego/revoca autorizzazione in considerazione del numero o dell’importanza degli istituti (di vigilanza e investigativi) presenti sul territorio. A fronte del formale crollo dell’impianto tariffario, le istanze di gran parte degli operatori sono nel senso di definire un combinato che preveda un indice di riferimento, delle tabelle di congruità concordate con le OOSS e basate sul costo del lavoro (ma anche dei regolamenti questurili) che siano inderogabili per i servizi-uomo ed un intervento sulla legge sugli appalti. In un’ottica di valorizzazione della qualità e della professionalità, prevista in chiaro dall’ultima circolare del Ministero dell’Interno e dichiarato caposaldo del Regolamento in itinere, è logico infatti chiedere una regolamentazione degli appalti non basata solo sulla scelta economicamente più vantaggiosa.

Viene poi avocata al Ministero dell’interno (con proprio decreto, da adottarsi con le modalità individuate nel regolamento e sentite le Regioni) l’individuazione dei requisiti minimi professionali e di formazione delle guardie particolari giurate. Si tratta certamente di un passo avanti nel processo di qualificazione professionale degli operatori e che fa il paio con la previsione (ad oggi contenuta nella bozza di Regolamento) di un registro delle gpg.

Infine, e forse questa è la notazione più importante, il DL recita che “salvo quanto previsto, le guardie particolari giurate nell’esercizio di funzioni di custodia e vigilanza dei beni mobili e immobili cui sono destinate rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio”.

La qualifica (legata non più alla funzione svolta nello specifico, ma alla qualifica in generale, quindi valida anche in caso di disoccupazione o inoccupazione) viene salutata molto positivamente dal mondo sindacale. Per FILCAMS-CGIL si tratta di una pietra miliare verso la valorizzazione della professionalità del settore, che finalmente toglie le guardie giurate dallo status di “operai con la pistola”.

L’ASSIV inquadra invece la qualifica di incaricato di pubblico servizio in una logica di individuazione dei servizi ritenuti di interesse generale, che potrebbe sorreggere una sostenibilità delle tariffe inderogabili.

Più genericamente, l’attribuzione della qualifica di incaricato di pubblico servizio sembra tesa ad una previsione di esclusiva su certi servizi, che demarchi un segno di confine netto tra servizi che diventano di appannaggio delle gpg e generica attività di portierato. L’inciso iniziale (“salvo quanto diversamente previsto”) non pare destare preoccupazioni, dovendo essere inteso come “fatte salve le diverse attribuzioni per legge di altre qualifiche” (di grado maggiore e immodificabili in pejus, come quella di polizia giudiziaria o di agenti di PS).

DL 1 aprile: corsa agli emendamentiultima modifica: 2008-04-11T12:00:00+02:00da sagittario290