BANCHE/ AUMENTANO RAPINE, SINDACATI CHIEDONO LEGGE SU SICUREZZA

Cronaca 

BANCHE/ AUMENTANO RAPINE, SINDACATI CHIEDONO LEGGE SU SICUREZZA

In Italia 50% casi europei: “Colpa di immigrazione e indulto”

Roma, 24 apr. (Apcom) – In Italia aumentano le rapine in banca, soprattutto al centro-sud e nelle regioni più interessate dall’immigrazione clandestina e dagli effetti dell’indulto: secondo i dati diffusi oggi dalla Fabi – la Federazione autonoma bancari italiani, il sindacato più rappresentativo dei gruppi bancari con 95 mila iscritti su 320 mila – nel 2007 le rapine in banca sono state 2.894, contro le 2.758 del 2006 e le 2.588 del 2005. Ormai il 50% delle rapine che avvengono in Europa si registra in Italia.

Le cifre, sulle quali per la Fabi concorda anche il Ministero dell’Interno, spiegano che sono in particolare le filiali delle regioni del centro-sud a subire più rapine: rispetto al 2006, infatti, aumentano le rapine in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, ma anche in Toscana, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Le due regioni in cui reati di questo tipo sono più cresciuti sono la Lombardia, dalle 646 rapine nel 2006 alle 755 del 2007, e il Lazio, da 245 a 307: particolarmente colpiti sono i due capoluoghi, Roma e Milano.

Varie, secondo la Fabi, le cause che hanno determinato la situazione. Molto hanno influito crescenti flussi migratori, in particolare clandestini, e indulto, soprattutto in Lombardia e Lazio: la somma dell’incremento delle rapine in queste due regioni corrisponde infatti all’incremento tra 2006 e 2007 sul totale dei casi in Italia. In più pesano l’assenza della certezza della pena ed il fatto che l’Italia è il paese europeo in cui circola più denaro contante.

Diminuiscono però i reati negli istituti di credito situati in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto e i dati riferiti al primo trimestre del 2008 (previsioni dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana), già riportano una diminuzione delle rapine rispetto allo stesso periodo del 2007. E si registra anche un drastico calo dei morti nelle banche per rapine, addirittura azzerati negli ultimi dieci anni. Capitolo a parte, infatti, è la sicurezza delle filiali, per la quale ogni banca spende circa 40 mila euro l’anno (700/800 mln di euro totali): un vigilantes armato guadagna mediamente 20 euro l’ora, stipendi che aumentano al nord e diminuiscono al sud, tranne che a Napoli dove sono i più cari d’Italia.

Sull’utilità della guardia privata tutti concordano, ma c’è poca chiarezza sulla relazione tra vigilanza armata e calo delle rapine: le filiali che si avvalgono di un agente privato (il 13%) sono soprattutto quelle del centro-sud, ma proprio qui si registra anche l’aumento dei casi. L’80% delle rapine, inoltre, si svolge semplicemente “all’arma bianca”, con taglierini o minacce verbali.

Sindacati e associazioni del mondo bancario chiedono in ogni caso che lo Stato prenda in considerazione questo fenomeno, modificando la legislazione in vigore (che affida il controllo degli istituti bancari alla pubblica sicurezza) e obbligando tutte le banche italiane ad adottare adeguate misure di sicurezza, sotto minaccia di sanzioni. Tra queste, telecamere, metaldetector, formazione psicologica ai dipendenti, l’uso di sistemi ‘bio-digit’ per l’accesso ai locali (come le impronte digitali). Per Lando Maria Sileoni, segretario generale aggiunto Fabi, serve quindi “una normativa nazionale che tuteli cittadini e dipendenti delle banche, una specifica valutazione del rischio come avviene per le misure anti incendio e pronto soccorso”.

BANCHE/ AUMENTANO RAPINE, SINDACATI CHIEDONO LEGGE SU SICUREZZAultima modifica: 2008-04-25T12:40:00+02:00da sagittario290