Sparo e furto simulato, processo

Edizione Pordenone

Giovedi’ 6 Marzo 2008

TRIBUNALE

Sparo e furto simulato, processo

Porcia

Secondo l’accusa si è inventato tutto: le armi, lo sparo, il tentativo di furto e l’inseguimento. Secondo l’avvocato Luca Colombaro la Procura ha in mano «solo illazioni». Per ora l’unica certezza è che Livio Sannia, 39 anni, ex guardia giurata della Vigili notturni di Casarsa, dovrà comparira nuovamente davanti al giudice per rispondere di procurato allarme e danneggiamento aggravato.

Una vicenda che non è azzardato definire strana e che ha avuto come cornice, nel dicembre 2005, la scuola elementare di San Michele di Sacile. Era notte quando Sannia, in servizio come guardia giurata , ricevette un allarme per un possibile furto nell’edificio. Giunto sul luogo, il trentanovenne vide alcune persone armate – una di loro sparò addirittura un colpo – che stavano tentando di entrare nella scuola dopo aver rotto una finestra e che alla sua vista fuggirono. Sannia allertò i carabinieri, comunicando che si era messo all’inseguimento del ladri che però lo avevano seminato.

Una storia che secondo gli inquirenti era stata completamente inventata dalla guardia giurata , per farsi vanto di essere stato protagonista di un episodio con tanto di armi e sparo. L’uomo fu così accusato di procurato allarme e di danneggiamento aggravato, in quanto sarebbe stato lui stesso a rompere la finestra, a simulare la presenza di persone armate e l’inseguimento. Tesi che non accetta l’avvocato Colombaro, certo che Sannia abbia raccontato la verità.

Susanna Salvador

Sparo e furto simulato, processoultima modifica: 2008-03-07T12:30:00+01:00da sagittario290