Rapinò banca, tradito dalle impronte digitali

Edizione CIRC_SU1 

07/03/2008

ARRESTATO IERI DAGLI AGENTI DI MELITO. MISE A SEGNO UN COLPO GROSSO A PORTICI

Rapinò banca, tradito dalle impronte digitali

8a35f355918a5459e740277151424ed1.jpgCARLO TARALLO Portici. È stato arrestato ieri mattina a Melito, dagli agenti del commissariato di polizia di Portici diretto da Bruno Mandato, un pregiudicato ritenuto responsabile, insieme a due complici, di una delle rapine più clamorose effettuate negli ultimi anni nella città della Reggia: l’assalto alla filiale del Credito Emiliano di piazza San Ciro, avvenuto il 24 novembre del 2004. Luciano Incoronato, 38 anni, è stato ammanettato nella sua abitazione: la cattura dopo tre anni e tre mesi dalla rapina, è stata resa possibile dall’impronta digitale che venne trovata in banca dalla scientifica. Un’impronta custodita negli archivi informatici della polizia senza che ad essa corrispondesse alcun volto noto alle forze dell’ordine fino a quando, alcuni giorni fa, Incoronato è incappato in un controllo ed è stato fotosegnalato e sottoposto alla rilevazione delle impronte digitali: a quel punto, l’impronta inserita nel computer è risultata corrispondente a quella che nel 2004 fu rinvenuta sul luogo della rapina. Una prova che ha portato gli investigatori sulle tracce del pregiudicato, arrestato ieri con l’accusa di rapina a mano armata e sequestro di persona, per aver costretto il direttore della filiale presa di mira a seguire il trio di rapinatori per alcune centinaia di metri prima di darsi alla fuga. Colpo indimenticabile, quello del novembre 2004: alle 8 del mattino tre persone, di cui una vestita da GUARDIA GIURATA, raggiungono la sede della Credem di piazza San Ciro, nel cuore di Portici. L’uomo travestito, che gli inquirenti ritengono essere l’Incoronato, ha in mano una pistola: i rapinatori bloccano un dipendente, entrano in banca con lui, poi attendono l’arrivo degli altri impiegati per individuare il custode delle chiavi della cassaforte. Una volta arrivato viene aperta la cassaforte: prelevano 120.000 euro, poi per coprirsi la fuga portano con loro il direttore ordinando agli impiegati di non avvertire subito la polizia. Il direttore viene liberato lungo corso Garibaldi, a poche centinaia di metri da piazza san Ciro: il terzetto di rapinatori si allontana: si tratta di persone non identificabili dai testimoni, giunte a Portici da fuori città. Nel corso del sopralluogo i poliziotti scoprono un’impronta digitale lasciata dall’uomo travestito da GUARDIA GIURATA. Quell’impronta, dopo più di tre anni, ha consentito di smascherare e arrestare Luciano Incoronato, pregiudicato per rapina.Ora si cercano i complici, già identificati.

Piazza san Ciro teatro della rapina avvenuta a novembre del 2004

Rapinò banca, tradito dalle impronte digitaliultima modifica: 2008-03-07T12:40:00+01:00da sagittario290