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FOGGIA, venerdì 28 marzo 2008 – ORE 13.44
Punto da un insetto infetto, si ammala gravemente
La puntura di un insetto infetto all’interno dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia gli ha cambiato la vita cinque anni fa. Francesco Morese, ex guardia giurata, ha perso la salute e chiede giustizia. E’ stato colpito da una malattia rara ed è senza lavoro con figli a carico. Adesso combatte contro il tempo e se non si trova il vaccino, la malattia si aggraverà. Francesco Morese ha 53 anni e ora chiede giustizia: “Mi hanno escluso dai servizi notturno. Ho fatto 23 mesi di infortunio, però la sintomatologia ancora non va via, con forti dolori ai polpacci. Ho una miosite e poi quando scendo dal letto non deambulo, sono costretto a portare una lentina terapeutica all’occhio e l’eritema al gluteo su cui sono stato punto da questa zecca nel 2003 non va via. Si è ridotto di dimensioni, ma ho dovuto fare fototerapie e ho preso mille antibiotici. Io pago 500 euro di affitto ed ho una famiglia a carico, ho dovuto prendere un prestito per andare all’ospedale di Trieste dove mi hanno fatto un ulteriore biopsia, dicendomi che il virus era molto resistente, di origine fungoide, perciò devo pagare tutto e nessuno mi rimborsa. Mi faccio aiutare dai miei figli che portano a casa qualche centinaio di euro fanno i muratori…contrariamente sarei a pezzi!”. L’avvocato Marseglia sta portando avanti il procedimento legale penale nei confronti dei responsabili dell’Istituto Zooprofilattico: “Noi dimostreremo che la patologia medica riscontrata a carico del signor Morese deriva da un problema di infezione contratta durante il lavoro e vogliamo dimostrare che all’epoca, mancavano, almeno in parte, le misure di sicurezza relative al lavoro. Diversamente il signor Morese non avrebbe contratto una patologia del genere”.
Tommi Guerrieri