Nei filmati le prove dello spaccio

Edizione CIRC_SU2 

12/03/2008

Nei filmati le prove dello spaccio

CARMINE ALBORETTI Torre Annunziata. È l’ipermercato delle sostanze stupefacenti. La città ha, ormai, raggiunto i livelli di Scampia, tanto da essere annoverata come uno dei principali centri di spaccio della Campania. Lo dimostrano i frequenti blitz delle forze dell’ordine che, in più di una occasione, hanno sorpreso ed identificato consumatori abituali di hashish, canapa indiana e cocaina, provenienti da altre province. La situazione diventa drammatica nel corso dei weekend. Intere schiere di giovani si catapultano nei meandri del centro storico alla ricerca dello sballo a tutti i costi. Molti escono al casello autostradale di «Torre Annunziata sud», portano a termine la loro transazione e ripartono, attraverso lo stesso varco, nella speranza di sfuggire a eventuali controlli, per poi raggiungere i rispettivi domicili e consumare la roba. I clan, approvvigionati da corrieri incensurati senza scrupoli, si sono divisi il territorio e fanno affari d’oro attraverso la vendita al dettaglio delle dosi. I pusher agiscono sotto gli occhi di passanti ed automobilisti impauriti, costretti ad attendere i loro comodi, senza poter battere ciglio, e non temono nemmeno l’intervento di polizia e carabinieri. Una fitta rete di vedette sorveglia i quartieri più a rischio, quelli in cui gli uomini delle forze dell’ordine sono costretti ad intervenire in massa per tenere a bada i fiancheggiatori delle cosche: anziani, donne e bambini che circondano le volanti per impedire il trasferimento in carcere dei fermati. La mappa del crimine è ben nota. Gli emissari delle cosche agiscono a poca distanza l’uno dall’altro, ma si guardano bene dal superare il confine immaginario che è stato disegnato dai perversi accordi raggiunti, in passato, dai rispettivi vertici. Il tutto nonostante la pax sia saltata con l’impennata della faida che vede contrapposti i «valentini» ai Cavalieri. Il Quadrilatero delle carceri continua ad essere il regno incontrastato dei Gionta. Basta, però, passare dall’altra parte della strada per entrare nel territorio dei Gallo–Cavaliere che controllano, attraverso le proprie sentinelle, via Oplonti e le stradine secondarie fino al rione Penniniello. Nella rione della Provolera, invece, sono attive le vedette dei Chierchia–Fransuà, alleati dei valentini. Qui fu freddato, sotto una gragnola di colpi, l’ex GUARDIA GIURATA Massimiliano Gallo, raggiunto dai killer, mentre dalla sua postazione fissa controllava gli accessi dei clienti all’interno del vicolo. È, invece, considerata una «zona franca» il quartiere dei Poverelli.

Nei filmati le prove dello spaccioultima modifica: 2008-03-13T12:03:51+01:00da sagittario290