ROMA
11/02/2008
«Vigilantes contro i topi d’appartamento»
Andrea Barcariol
Se i dati degli ultimi mesi parlano di un calo del numero di furti e rapine c’è una zona nella Capitale che, evidentemente, fa eccezione. Dalle parti di Collina Fleming e Vigna Stelluti, infatti, gli episodi di microcriminalità non accennano a diminuire.
Anzi. Da un anno a questa parte l’escalation di furti negli appartamenti e di rapine ha spinto molti residenti ad affidarsi ai vigilantes. «Qui vivono molti attori e calciatori che hanno dovuto prendere guardie giurate per vivere tranquilli – racconta la proprietaria di un bar su piazza Monteleone da Spoleto – I furti sono aumentati e la gente ha paura. La mattina vediamo in giro persone poco raccomandabili, italiani e stranieri».
A rendere facile la vita dei ladri sono le vie buie e appartate, con ampi balconi a pochi metri dalla strada. Soprattutto nei dintorni di via Fleming, via Banti e via Colajanni l’illuminazione lascia molto a desiderare e di notte il pericolo è dietro ogni angolo. «Nell’ultimo anno gli episodi sono raddoppiati se non triplicati – spiega il giornalaio di corso Francia – Oltre a colpire nelle case ci sono stati tanti furti alle persone e nei garage». «Sono andata a portare mia figlia a nuoto e quando sono tornata dopo due ore mi sono ritrovata casa completamente svuotata – racconta una residente di via Morlupo – Nessuno ha visto o sentito nulla eppure devono essere usciti portando via televisioni e quadri».
Tra le tecniche più diffuse, l’ultima moda è quella dei ladri acrobati che penetrano nelle case arrampicandosi sui balconi o scalando i tubi dell’acqua o del gas. «Sono velocissimi – spiega il portiere di un palazzo su via Gosio – magari si portano una scala per arrivare al primo balcone». Nel mirino, come al solito, la comunità romena. «Da quando esiste il campo di Tor di Quinto gli episodi si sono moltiplicati» sottolinea un residente. Gli fa eco il fruttivendolo su via Flaminia Vecchia. «Li devono mandare via. Non c’è giorno senza un furto o una rapina».