Rapinatore armato di coltello, paura all’Unicredit

Edizione SALERNO 

05/02/2008 

Rapinatore armato di coltello, paura all’Unicredit

2379b9ef6c9fcc4a61413f201364aee7.jpgLUCIANA MAURO Rapina alla sede della banca Unicredit di via Trento. Un malvivente armato di coltello entra alle 16,30 di pomeriggio, minaccia la cassiera e si fa consegnare duemila euro in contanti. Poi fugge a piedi. In banca non ci sono clienti e nessun testimone, oltre ai dipendenti che assistono impotenti all’ennesimo svuotamento delle casse sotto minaccia di un’arma. Tempestivo ma inutile l’intervento delle volanti. Il rapinatore è già scappato con il bottino. Il fatto. Silenzio pomeridiano nella via Trento, centrale strada della zona orientale, alle 16,30 di ieri. Chiuso il gruppo di scuole concentrato nel quartiere, solo qualche negozio è già aperto, le strade non sono ancora affollate dallo shopping pomeridiano. Il malvivente di turno comprende di avere via libera e di poter agire con buone possibilità di mettere a segno il colpo e fuggire. È alto circa un metro e settanta, indossa un giubbino rosso e la sua età si aggira sui 30-35 anni. Con un balzo felino evita il controllo del metal detector, che non risponde alla presenza del coltello a serramanico che il delinquente ha in tasca. Lo userà subito, intimando alla cassiera di consegnare tutti i soldi che sono in cassa. La povera impiegata obbedisce atterrita, sotto gli occhi increduli di altri due dipendenti della Unicredit. Agli sportelli, per fortuna, non c’è nessuno. Il rapinatore ha una calzamaglia calata sul volto: «Sbrigati, dammi i soldi o è peggio per tutti». Poche parole, sbrigative e ferme, e subito il malloppo scivola nelle sue mani. Un bottino esiguo, rispetto a quanto il malvivente pensava di arraffare. Ma a quel punto non resta che appropriarsi di tutto il denaro e fuggire. Con duemila euro in banconote da cinquanta, che l’uomo porta via in una borsa, fuggendo a piedi lungo le traverse di via Trento, dove certamente lo attende un complice in auto. Andranno via insieme, con il denaro beffandosi dei controlli giunti ancora una volta quando ormai il colpo è stato portato a termine. Scattano le testimonianze degli impiegati, la descrizione sommaria del rapinatore, i pochi dettagli utili alla caccia. Che inizia in tutti i quartieri della zona orientale, ma che non dà, fino alla tarda serata, alcun frutto. Il malvivente e il suo palo sono certamente fuggiti imboccando l’autostrada e sono di sicuro già lontani con il bottino. Si ripropone l’annoso problema dell’assenza di vigilanza all’ingresso delle banche. Quando il rapinatore è entrato non c’era custodia, se non quella affidata al metal detector che non ha dato risultati. Ancora un colpo è stato quindi messo a segno in pochi minuti e senza intoppi, considerata la faciltà con la quale il rapinatore ha potuto introdursi nella sede dell’Unicredit e con un coltello tra le mani minacciare l’impiegato e farsi consegnare il denaro in cassa. Una dinamica ben nota, che appartiene a tante altre rapine ai danni degli istituti di credito di tutta la città. La lamentela degli impiegati e della gente dei quartieri visitati dai rapinatori è sempre la stessa: «Agli ingressi delle banche servono controlli più costanti e incisivi. Non basta il sistema d’allarme, ma occorre la sorveglianza di due VIGILANTES, considerato che i rapinatori prediligono i colpi in banca e riescono a metterli a segno con sorprendente faciltà». Non c’è, al momento, un solo istituto di credito a Salerno che non abbia subìto un colpo. Hanno agito all’interno, rapinando anche in pieno giorno, e all’esterno smantellando i bancomat e svuotandoli. Sistemi facili, adottati con grande maestria che danno sempre buoni risultati ai delinquenti di turno.

Rapinatore armato di coltello, paura all’Unicreditultima modifica: 2008-02-06T12:17:44+01:00da sagittario290