Preso dopo la denuncia di una vittima In casa un atelier pieno di finte divise

Edizione CIRC_SU1 

28/02/2008

Preso dopo la denuncia di una vittima In casa un atelier pieno di finte divise

bf0ebbee0c33005f2a4ee983fd7319cb.jpgPINO NERI A giudicare dal nutrito guardaroba che i carabinieri gli hanno trovato a casa più che un estorsore professionista Giuseppe Carrotta, operaio della Fiat di Pomigliano, può essere a giusta ragione considerato uno degli eredi del mitico Fregoli, il re del travestimento. Carrotta, camuffandosi di volta in volta da poliziotto, carabiniere o da agente della forestale, con tanto di divisa e tesserino di riconoscimento, rigorosamente falsi, riusciva a estorcere un bel po’ di soldi alle vittime di turno. Ma i carabinieri della stazione di Sant’Anastasia, coadiuvati dalla compagnia di Castelcisterna, lo hanno arrestato l’altra sera davanti alla discoteca Hollywood di Agnano, a Napoli. Carrotta poco prima di finire in manette, spacciandosi per un agente di polizia, aveva minacciato di denunciare per il furto di una borsetta, poi risultato inesistente, un cliente della discoteca. Denuncia che sarebbe stata evitata previo pagamento di 500 euro. La vittima quindi ha ceduto alle minacce del finto poliziotto e ha infine sborsato i 500 euro richiesti per non subire l’onta della denuncia. Poi però il cliente della discoteca si è rivolto ai carabinieri. E dopo una breve indagine condotta sul posto i militari sono riusciti a identificare l’autore dell’estorsione. In casa di Carrotta, a Volla, in via Sambuco, un rione popolare zeppo di palazzoni grigi, a poca distanza da via Argine, i carabinieri hanno trovato divise della polizia, del corpo forestale, della stessa Arma, tesserini delle forze dell’ordine, palette, giubbotti da GUARDIA GIURATA e alcune foto in cui l’esperto “illusionista” compare vestito da poliziotto. Nell’armadio della stanza da letto sono stati trovati anche manette, due fondine, un cinturone blu, un tesserino identificativo della guardia ittica venatoria. Secondo gli inquirenti tutto questo materiale è stato certamente utilizzato per spillare danaro a cacciatori, commercianti e a chiunque potesse in qualche modo finire nelle mire di questa sorta di mago del travestimento. Un mago con un mestiere da insospettabile. Quando non andava in scena, infatti, Carrotta era al lavoro nei capannoni della Fiat-auto ex Alfa Romeo di Pomigliano, il più importante impianto automobilistico del Mezzogiorno d’Italia. Qui l’uomo, 44 anni, sposato, due figli, lavorava da tempo con la qualifica di operaio. In base ai controlli Carrotta risulta pluripregiudicato. Dal suo curriculum, dunque, viene fuori una lunga gavetta nel creativo settore del camuffamento. Che però non aveva scopi artistici visto che si trattava semplicemente di uno strumento finalizzato a strappare danaro raggirando il povero malcapitato di turno. E mentre Carrotta staziona ora in carcere i carabinieri proseguono le indagini. Ci si chiede come mai un pluripregiudicato con una fedina penale così nutrita potesse ricoprire un isospettabile incarico lavorativo nella più grande azienda automobilistica del Paese. I militari stanno anche verificando eventuali conti bancari in cui potrebbe essere finito il danaro frutto dei raggiri col travestimento.

Preso dopo la denuncia di una vittima In casa un atelier pieno di finte diviseultima modifica: 2008-02-29T22:00:00+01:00da sagittario290