Pignataro, assalto alla fabbrica di rame

Edizione CASERTA 

22/02/2008

Pignataro, assalto alla fabbrica di rame

ELIO ZANNI Pignataro Maggiore. Maxifurto di ”oro rosso” nella zona industriale di Pignataro Maggiore. Ma dove pensano ragionevolmente di scappare con al seguito due vistosi tir carichi di rame rubato gli autori del raid furtivo consumato ieri sera alle 20 nella zona Asi di Pignataro Maggiore? È questa la prima domanda che si sono poste le forze dell’ordine raccogliendo i particolari, che per certi aspetti hanno dell’incredibile, della rapina ai danni della ”Nuova Conado” opificio che si occupa della lavorazione, recupero e imballaggio del rame che sotto forma di cavi di diversa sezione e lunghezza viene venduto come semilavorato ad altre ditte del settore dell’elettronica e sviluppo di dorsali ad energia elettrica. Pistole in pugno i malviventi hanno fatto irruzione nella fabbrica. Immobilizzate le GUARDIE GIURATE e tenendo tutti sotto scacco hanno costretto ben quindici operai del turno serale a lavorare per loro. Scegliendo meticolosamente le pedane da rubare fatte di prodotto già pronto all’uso, gli operai sotto la minaccia delle armi hanno dovuto caricare con i muletti (gli elevatori a motore dotati di un forcone frontale) un numero non ancora precisato di bobine di rame. Caricati gli autotreni e per darsi un utile vantaggio, i banditi hanno provveduto a legare anche tutti i dipendenti della Conado. E la cosa ha funzionato, almeno per qualche decina di minuti. Il primo che si è slegato ha aiutato i colleghi ed è partita la segnalazione al 112. I ladri stavolta si sono riforniti direttamente in fabbrica. Ma ad essere presi di mira sono sempre più spesso obiettivi facili e fruttuosi come cimiteri, chiese, zuccherifici, linee ferroviarie ma anche vasi, tettoie e addirittura crocifissi divelti dalle tombe nei cimiteri. E poi c’è chi si serve direttamente dal produttore. Operai e guardie tutti in caserma, ieri fino quasi a mezzanotte, nell’intento dei carabinieri di Pignataro agli ordini del comandante Di Siena di ricostruire l’accaduto. Parallelamente è partita l’azione interforze con l’intervento della Polstrada che ha istituito posti di blocco nei punti nodali delle diverse arterie di comunicazione stradale. Gli episodi del passato, anche quelli più recenti, suggerirebbero agli inquirenti di battere la zona della provincia di Napoli, tra Afragola, Caivano e Acerra.

Pignataro, assalto alla fabbrica di rameultima modifica: 2008-02-23T10:45:00+01:00da sagittario290