Ladri in ospedale, fedi rubate ai morti

05 febbraio 2008

Ladri in ospedale,
fedi rubate ai morti

Alessandra Boero 

49988865b115afa7ea5a752ca510b1dc.jpgPorte aperte all’ospedale di Imperia per… i ladri. Una forte ondata di furti che si è consumata nelle ultime settimane e che ha fatto scattare una nuova emergenza. Rubata addirittura la fede d’oro ad un defunto nella camera mortuaria, episodio che ha fatto molto scalpore.

Ma i bottini sono i più vari e i più o meno remunerativi: sarebbero spariti anche computer portatili, carte bancomat, cellulari, orologi e, ovviamente, denaro contante. Soldi e altri oggetti sottratti a pazienti e familiari, ma anche a medici e infermieri. E si parla addirittura del furto di un tavolo in acciaio inox della sala operatoria. Insomma la sicurezza dell’ospedale del capoluogo diventa un caso da risolvere. E infatti è balzato al centro dell’attenzione e di discussioni tra i vari organismi competenti poichè il trend dei furti non sembra destinato a diminuire. Tra i piani più frequentati dai ladri pare ci sia il quarto, dove i malviventi avrebbero trovato una specie di “paese dei balocchi”. Furti e furtarelli sarebbero quasi all’ordine del giorno, al punto che il personale ricorda spesso a pazienti e familiari di non lasciare alcun oggetto incustodito.

Uno dei colpi più incredibili dall’inizio dell’anno è il furto di un carta di credito ad una familiare di un paziente con il prelievo di 250 euro fatto pochi minuti dopo al bancomat dello stesso ospedale. La donna si è accorta di quanto le era successo solo dopo qualche ora, quando non avendo contanti per pagare la spesa ha cercato il bancomat, che non ha più trovato nel portafoglio. Chiamato il servizio di assistenza bancaria, le hanno comunicato che era stato fatto un prelievo proprio dall’ospedale. Purtroppo la signora, non usando abitualmente la tessera magnetica, aveva trascritto il codice “pin” proprio sulla scheda e per i malviventi non poteva andare meglio. La donna ha poi denunciato il furto alle forze dell’ordine. «Sì, la storia del bancomat l’ho sentita anch’io – conferma Eliano Brizio, sindaco di Prelà – così come di altri furti nell’ospedale. Bisogna tutti insieme porre rimedio a questa situazione». E a rilanciare il caso è, tra gli altri, Eodes Cotta, segretario provinciale del sindacato ospedaliero indipendente. «Tutti sanno che le porte dell’ospedale sono aperte – dice – E anche con le principali chiuse, un malvivente può entrare da mille altre parti. Come fanno spesso anche barboni e tossicomani. Il personale si chiude nei gabbiotti o nei reparti. Li capisco, hanno paura. Ma bisogna fare qualche cosa. Bisognerebbe istituire, ad esempio, delle ronde notturne di vigilanza usando il personale Asl più adatto».

Per quanto riguarda i furti di denaro in contante, i luoghi preferiti dai ladri sono le stanze dei pazienti. Sfruttano il momento più opportuno, spesso di notte, entrano in azione e rubano quello che possono rubare. Approfittando anche che all’ospedale di Imperia non ci sono guardie giurate e neppure un circuito di telecamere a video sorveglianza che rappresenterebbero un deterrente per i malviventi. Ad esempio di notte non è più un fatto occasionale trovare i distributori di bibite, bevande calde e dolciumi svuotati o manomessi. A confermare l’emergenza ci sono anche i precedenti: i ladri l’anno scorso hanno rubato i soldi della cassaforte e quelli del “punto giallo” delle prenotazioni automatiche. «Contro questo andazzo – dicono gli infermieri – Sono necessarie soluzioni o provvedimenti drastici per la sicurezza nostra e dei pazienti che sono ricoverati nell’ospedale».

Ladri in ospedale, fedi rubate ai mortiultima modifica: 2008-02-06T11:34:35+01:00da sagittario290