Kiria trasferita dopo il raid al Cardarelli

Edizione CIRC_SU1

26/02/2008

LA BIMBA ABBANDONATA

Kiria trasferita dopo il raid al Cardarelli

ee4db8103662a287ad00c8300938a313.jpgMARIA PIRRO Ha lasciato l’ospedale sotto scorta. Kiria, la bimba di tre anni abbandonata mercoledì sera nei viali del Cardarelli, ieri pomeriggio è stata trasferita per motivi di sicurezza in una casa famiglia. Fino a pochi minuti prima che la bimba andasse via, in reparto erano arrivate alcune telefonate anonime per avere sue notizie, ma anche telefonate di minacce ai medici e al primario della pediatria. Oramai troppo alta e non più sostenibile la tensione in corsia, così la bimba è stata portata via d’urgenza dal Cardarelli, alle 15. L’hanno accompagnata verso la sua nuova sistemazione sia il pm Barruffo, titolare delle indagini per la Procura dei minori, sia il primario della pediatria, Paolo Siani; l’auto è stata scortata. Dalla notte precedente erano scattate speciali misure di sicurezza e protezione per Kiria, sia all’interno che all’esterno della palazzina della pediatria del Cardarelli. Polizia e vigilanza privata dell’ospedale controllavano le porte d’accesso della struttura e del reparto. A destare l’allarme, l’episodio di domenica sera: quattro donne si erano intrufolate nei corridoi della pediatria e avevano cercato di avvicinarsi alla bimba. Gli inquirenti sospettano che le donne volessero portare via Kiria, ma nessuna è stata identificata: sono scappate prima dell’arrivo della polizia. Dalle testimonianze del personale sanitario si è appreso che una delle quattro era straniera, le altre italiane, avevano anche una foto della bimba e un pacco regalo. Una GUARDIA GIURATA, però, aveva notato i loro movimenti e lanciato l’allarme: era così intervenuta la polizia, ma senza riuscire a fermare le quattro donne. Poi, per tutta la notte, la stretta sorveglianza della camera di Kiria. E anche ieri mattina poliziotti e vigilanti in corsia. Ma fino a poco prima che la bambina andasse via dal reparto, c’erano stati altri segnali preoccupanti: le telefonate anonime, culminate con le minacce ai medici. Di qui la decisione di accelerare le dimissioni, per motivi di sicurezza: scelta fatta in accordo tra la Procura dei minori, il primario della pediatria e la direzione sanitaria del Cardarelli. Le condizioni di salute della bambina, infatti, erano migliorate dopo i cinque giorni di ricovero, ma era stata prevista una visita psicologica per i prossimi giorni. L’addio così è stato improvviso, e struggente: il personale sanitario, le volontarie e anche le mamme dei piccoli pazienti si sono commosse quando la bimba è stata portata via.

Kiria trasferita dopo il raid al Cardarelliultima modifica: 2008-02-27T12:00:00+01:00da sagittario290