Cronache di disperazione, gelosie, …

Edizione Padova

Giovedi’ 31 Gennaio 2008

Cronache di disperazione, gelosie, …

Cronache di disperazione, gelosie, incomprensione quotidiane, malattie che hanno portato a morti violente. È lungo l’elenco della tragedie familiari che hanno visto il marito uccidere la moglie, e poi, a volte, togliersi la vita.

L’ultimo drammatico caso pochi giorni fa, l’8 gennaio. Dopo 46 anni di matrimonio e due figli una coppia decide di morire assieme. LuiGiovanni Damuggia, 72 anni, è un ex maresciallo dell’Aeronautica, lei,Maria Teresa Zonato, 73 anni, è da tempo costretta a vivere su una sedia a rotelle. Una situazione sempre più difficile e dolorosa per l’uomo che ama troppo la moglie. DaSarmeola di Rubano dove i coniugi vivono si spostano con l’auto a Brusegana. E si consuma il dramma. È lui a gettare la moglie in acqua, per poi seguirla. Ma lo spirito di sopravvivenza fa scattare qualcosa nella testa del pensionato che si mette a nuotare, recupera la moglie e raggiunge la riva. Ma per la donna non c’è più nulla da fare.

Un’altra storia familiare terribile, ma completamente diversa, è quella che si consuma aVoltabarozzo il 9 febbraio 2006. Gian Luca Cappuzzo, medico, reoconfesso, assassina la moglie Elena Fioroni; hanno due figli di 3 e 5 anni. La donna viene trovata esanime nella vasca da bagno con delle ferite da taglio alle braccia. L’autopsia rivela che non si tratta di un suicidio. È morta per un edema polmonare, causato dall’iniezione di un mix di sostanze tossiche. Un’iniezione fatta dal marito, che deve rispondere di omicidio volontario premeditato.

Andiamo a ritroso. Fontaniva, il 23 dicembre del 2006.Fortunato Borsato, 62 anni, muratore pensionato, ammazza a fucilate la moglie Luigina Sgarbossa 54 anni, casalinga e la suoceraLia Manfio, 91 anni, inferma. Poi tenta di togliersi la vita, sfigurandosi la faccia con un’altra fucilata. Scampata al massacro al figlia Monica che vive a Grantorto. È una famiglia provata dal dolore, il figlio primogenito era morto a 15 anni in un incidente stradale. Una situazione diventata ancora più difficile con la malattia della suocera. L’uomo non avrebbe retto al dolore e alle preoccupazioni.

Tragedia in pieno centro a Padova nell’agosto del 2003.Via Rudena,Stanislao Lombardi, 66 anni, uccide con un fucile da caccia la moglie Paola Stujcovitz, 80 anni, poi si stende accanto al corpo della donna sul letto matrimoniale e si spara alla gola.

Novembre 1994 a Sarmeola di Rubano,Gianni Moro, 49 anni, commerciante, spara a bruciapelo alla testa della moglie Rosa Tietze, 46 anni, e al figlio Alberto, 20 anni. La donna da tempo è sofferente da malattie mentali che la costringono a continui ricoveri; durante una forte crisi depressiva la donna tenta anche di sterminare la famiglia con il gas. Il marito non ce la faceva più a far fronte alla situazione.

Era convinto che lei lo tradisse, cosìLuca Lazzarin28 anni, guardia giurata il 5 agosto 1993 spara in bocca alla moglie, Michela Soranzo, 26 anni, e poi fa fuoco contro di sè. La tragedia avviene nell’auto della donna in via Raggio di Sole, in città. Lasciano una figlia di 7 anni.

Nel giugno del 1992 Giorgio Turetta, operaio, uccide la moglie Antonella Levorato davanti ai figli di 11 e 9 anni. I due sono separati, la donna è tornata a vivere con i suoi genitori a Montà, ma Turetta più volte tenta di riportarla a casa. La tragedia esplode dopo un litigio. L’uomo ha i figli in auto e inventa una scusa: dice alla donna che il veicolo si è rotto. Antonella Levorato lo raggiunge con la sua auto, dove salgono l’ex marito e i figli. I due litigano, l’uomo estrae un coltello e assassina la donna con dieci coltellate davanti ai bambini.

È del 1988 uno dei più agghiaccianti delitti avvenuti nel Padovano, a Saccolongo. Renzo Garbin in un momento di follia prende il fucile da caccia, punta l’arma alla testa della moglie Antonella e fa fuoco, poi uccide le due figliolette. Quindi di spara alla testa.

Cronache di disperazione, gelosie, …ultima modifica: 2008-02-01T11:25:00+01:00da sagittario290