Controllati solo zaini e cartelle degli scolari delle elementari

Parla il responsabile della sicurezza dei musei. No comment dei direttori

Controllati solo zaini e cartelle
degli scolari delle elementari

Bomba alla Mole o all’Egizio? Un gioco da ragazzi

9fec174f01abb265877316bca0142770.jpgTORINO (13/02/2008) – Dalla direttrice del museo Egizio, Eleni Vassilika, non una parola di commento in materia di sicurezza. Il motivo è da ricercare in un precedente tentativo dei nostri cronisti di introdursi nella struttura, fingendosi attentatori-buontemponi, avvenuto poco meno di due mesi fa. All’episodio seguirono, da parte della direzione del museo, richieste di chiarimenti al giornale che non arrivarono, solo in quanto il servizio era ancora in corso. Lo stesso che oggi presentiamo in queste pagine.

«La prevenzione degli attentati è compito dell’antiterrorismo, non della Città» spiega l’assessore alla Polizia municipale, Giuseppe Borgogno. Specificamente, della Digos che, già allora, venne allertata del tentativo compiuto dai nostri cronisti. Nonostante il precedente, la sicurezza è ancora poca nei saloni dei due musei, simboli della città. Affidata a telecamere a circuito chiuso e al personale di sala. Controlli troppo facili da eludere: con una semplicissima bottiglia d’acqua, neppure troppo nascosta.

L’unica precauzione sembrerebbe quella di affidare a hostess e steward il compito di segnalare individui sospetti alla sala controllo. A questa spetta, poi, di comunicare con le forze dell’ordine. «Le procedure che applichiamo in questi casi sono standard e vengono studiate in base alla casistica: incendio o atto terroristico che sia. A seconda del caso si sceglie come agire, lasciando al museo la decisione su evacuare o no l’edificio» spiega Omar Bochicchio, responsabile tecnico e del servizio protezione e prevenzione della Rear, attiva con il suo personale sia alla Mole che all’Egizio.

Anche alla Mole Antonelliana nessun controllo all’ingresso, nè metal-detector che segnalino l’introduzione di armi: «È il nostro personale – continua Bochicchio – a segnalare eventuali individui sospetti o anomalie. Oltre ad occuparsi dell’accoglienza dei visitatori, presidia con attenzione le sale, costantemente. Certo che non hanno il potere di controllare borse e zaini, nè procedere a perquisizioni personali. Nel caso del museo Egizio, questo compito è affidato ad una guardia giurata». Paradossale, però, che alla Mole le scolaresche depositino borse e zaini all’ingresso, senza che agli altri visitatori venga chiesto di farlo. «È una precauzione che prendiamo, più che altro, per evitare che vengano danneggiati i pezzi esposti al museo» chiosa Bochicchio.

Impegnato al festival di Berlino, il direttore del Museo del Cinema, Alberto Barbera, fa sapere tramite i suoi uffici, che se ne parlerà al suo ritorno.
Unica certezza, un dubbio. Un dubbio enorme sulla sicurezza della città, esposta al pericolo di un attentato, proprio nei suoi due luoghi simbolo.

Enrico Romanetto

Controllati solo zaini e cartelle degli scolari delle elementariultima modifica: 2008-02-14T11:45:00+01:00da sagittario290