Posta, rapina nel container bottino da 300mila euro

Edizione CIRC_SU1

03/01/2008

Posta, rapina nel container bottino da 300mila euro

6a6404ab267cfedc491838ff2fe02a1f.jpgSan Giorgio a Cremano. Un colpo da oltre 300mila euro è stato messo a segno nell’ufficio postale centrale della città, in via Vittorio Bachelet. Il bottino è stato portato via da due sconosciuti che hanno avuto gioco facile a introdursi nel container che ospita provvisoriamente le Poste. Secondo gli investigatori si tratta della cifra più alta mai sottratta nel corso di una rapina nella cittadina vesuviana. Sono da poche passate le otto e mezza di ieri. La città è nel caos per il blocco stradale avviato dagli ambulanti del mercato e tutta l’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata su piazza Giordano Bruno. Passando da piazza Massimo Troisi è da poco arrivato in via Bachelet un furgone portavalori che ha trasportato i soldi in contanti che serviranno per pagare le pensioni nel corso del primo giorno di apertura dell’anno dell’ufficio postale. La fila fuori dalle Poste, nonostante il freddo pungente di questi primi giorni di gennaio, è già lunghissima come sempre. L’unica GUARDIA GIURATA presente nell’ufficio apre la porta per far entrare un pensionato, ma si trova davanti due uomini con i volti coperti da passamontagna. Uno dei due ha una pistola in pugno e lo immobilizza prima che possa abbozzare anche una minima reazione. L’altro, gridando, intima agli impiegati di svuotare la cassaforte e di riempire un borsone con tutti i soldi che vi sono all’interno. Il tutto dura poche decine di secondi, dopodiché i due escono di corsa dall’ufficio, salgono su una moto di grossa cilindrata e scappano sgommando in direzione di via Giuseppe Guerra, facendo perdere immediatamente le proprie tracce. Vengono immediatamente allertati i carabinieri. Sembra una beffa, un vero e proprio affronto: la loro stazione si trova proprio di fronte all’ufficio postale. I militari, diretti dal comandante della compagnia di Torre del Greco, con il capitano Nicola Ferrucci, e con il responsabile della locale stazione, maresciallo Giuseppe Manzo, compiono pochi metri per poter effettuare i primi rilievi. Una pattuglia viene inviata alla ricerca dei rapinatori ma è troppo tardi ed è impossibile raggiungerli. Altri carabinieri interrogano le persone presenti nell’ufficio durante la rapina, ma la velocità con cui hanno agito i malviventi e il fatto che avessero i visi interamente coperti rende difficile abbozzare un identikit. È, comunque, subito evidente che alle Poste di via Bachelet manchino le minime condizioni di sicurezza. Dallo scorso settembre, infatti, cassa e sportelli sono momentaneamente allocati in un prefabbricato sistemato in un parcheggio pubblico, mentre negli uffici vengono compiuti dei lavori di riqualificazione che dovrebbero terminare solo nel prossimo autunno. Gli utenti protestano quotidianamente da ormai quattro mesi perché il container è molto piccolo e la gente è costretta ad aspettare all’esterno, anche con le condizioni climatiche più dure. Unica tutela per dipendenti e clienti è una porta dotata di maniglione antipanico, che viene aperta e chiusa da una GUARDIA GIURATA che si trova all’interno e che quindi non è assolutamente in grado di controllare cosa stia accadendo all’esterno. Per i rapinatori, quindi, compiere un colpo è stato un gioco da ragazzi. E dopo il raid, riflettori di nuovo puntati sulla sicurezza in città che da mesi ha ricevuto un cospicuo finanziamento dalla Provincia di Napoli per l’installazione di undici telecamere per la videosorveglianza, che però non sono mai state accese. L’amministrazione comunale ha promesso che saranno attivate presto ma non è stata ancora fissata alcuna data. mi. ip.

Posta, rapina nel container bottino da 300mila euroultima modifica: 2008-01-04T12:37:50+01:00da sagittario290