«Notti insonni, è colpa del bar»

Edizione Udine

Domenica 13 Gennaio 2008

Lamentano schiamazzi, musica e disagi. L’inquinamento acustico confermato dai rilevamenti dell’Arpa 

«Notti insonni, è colpa del bar»

Quattordici famiglie di via Mercatovecchio hanno firmato l’esposto contro il “Barcollo”

Musica, schiamazzi, auto e ciclomotori che sfrecciano nel cuore della notte. I pochi residenti di via Mercatovecchio e dintorni non ne potevano più. Dopo le continue liti notturne con avventori e gestore di uno dei locali che più fanno tendenza in città, il “Barcollo”, hanno deciso che l’offensiva doveva finire sulla scrivania del procuratore. Il 3 dicembre hanno così presentato un dettagliato esposto firmato da quattordici famiglie. Un lungo scritto in cui si spiegano i disagi patiti dopo l’apertura del locale sequestrato l’altro ieri dai carabinieri.

Parlano di musica a volume molto alto, nonostante l’esercizio pubblico abbia il permesso di produrre soltanto musica di allietamento. Definiscono il ritmo “ossessivo”, tanto da impedire il regolare riposo. Lamentano rumori che si protraggono fino a tarda ora. Del resto il locale è molto frequentato dai giovani e dagli universitari, che si intrattengono sulla piattaforma sistemata sul marciapiede o sotto i portici di via Mercatovecchio per le consumazioni.

Durante l’estate la situazione diventerebbe invivibile. Centinaia sono le telefonate registrate negli ultimi mesi dalla sala operativa della polizia municipale. Le quattordici famiglie firmatarie dell’esposto parlano di avventori «disseminati con i bicchieri in mano» davanti al “Barcollo”. Michele Casasola, proprietario del locale, ha anche esposto i cartelli con cui “prega la gentile clientela di non fare schiamazzi” e di “non sostare sulla carreggiata”. Ma tenere a banda 100/150 giovani che si radunano davanti al bar è praticamente impossibile.

Il 7 dicembre scorso, qualche giorno dopo la presentazione dell’esposto, in via Mercatovecchio sono arrivate le pattuglie della Squadra Volante e della polizia municipale. Sono state controllate decine di auto. «Un intervento – dice il portavoce dei firmatari – durato due ore, tanto hanno impiegato per sgomberare la strada. Il giovedì successivo è successa la stessa cosa».

All’esposto è seguito il rilevamento commissionato all’Arpa. I macchinari che misurano il livello dell’inquinamento acustico sono stati utilizzati la sera dell’11 dicembre. Il risultato è stato inviato alla Procura il 18. Nei giorni scorsi il procuratore ha ottenuto dal gip Paolo Lauteri il provvedimento di sequestro preventivo del locale, eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine venerdì sera.

Un provvedimento che ha colto di sorpresa i tanti frequentatori del locale, i commercianti e lo stesso proprietario, che per ragioni di sicurezza ha anche ingaggiato due vigilantes per i fine settimana, quando il “Barcollo” è maggiormente frequentato.

Dai commercianti di via Mercatovecchio era anche nata l’idea di organizzare una raccolta di firme a sostegno di Casasola e del suo locale, una petizione di solidarietà in attesa di compiere dal punto di vista legale tutti i passaggi necessari per arrivare a una riapertura più veloce possibile del l’attività.

«Notti insonni, è colpa del bar»ultima modifica: 2008-01-14T12:10:00+01:00da sagittario290