Edizione BENEVENTO
18/01/2008
In Irpinia circa 2000 persone hanno un’arma
Rotondi. Aldo Gallo Cantone, il barista-tabaccaio di via Appia a Campizze di Rotondi, deteneva legalmente la pistola semi-automatica che ha adoperato sparando verso il gruppo di fuggitivi. Poteva tenere la pistola in casa, considerano che era munito anche di porto di fucile. Trattandosi di un incensurato, infatti, non c’era alcuna controindicazione, considerando anche la pericolosità di un’attività commerciale in una zona oggetto di furti e rapine, al rilascio dell’autorizzazione. In Irpinia sono circa 2000 le persone che posseggono regolarmente un’arma. Con la legge del 2006 sulla legittima difesa, comunque, il numero dei rilasci per il porto d’armi, a secondo delle varie tipologie, è sensibilmente diminuito. Nella provincia di Avellino, sono circa 500 i cittadini, autorizzati dal Questore, che possono detenere in casa propria un’arma e che quindi in caso di pericolo sono autorizzati ad utilizzarla per tutelare la propria incolumità e quella dei propri cari presenti nell’abitazione, nello studio professionale o nel negozio. Poi ci sono oltre 300 GUARDIE GIURATE, circa 200 persone che detengono un’arma per uso sportivo, più di 600 quelli per esercizio venatorio (caccia) e 350 hanno ottenuto dalla Prefettura l’autorizzazione di porto d’arm per difesa personale. La legge sull’autodifesa prevede che per ottenere l’autorizzazione occorre presentare una domanda, con tre marche da bollo ed effettuare un versamento di 115 euro. Va indicata una precisa ed attendibile motivazione sul motivo per cui si chiede il rilascio di un porto d’armi o il permesso di detenzione in casa di una pistola. Tra rinnovi e prime domande per il porto d’armi, viene in media respinto il 25 per cento delle domande.