CRONACA
lunedì 28 gennaio 2008
IMPIEGATI IN OSTAGGIO. E IL COLPO FRUTTA 120MILA EURO
Per interminabili minuti gli impiegati si sono trovati in ostaggio dei due malviventi. Prima sono stati tenuti a bada in un angolo, con la pistola puntata, impedendo che potessero avvisare le forze dell’ordine, in attesa che scattasse l’automatismo. Quando alle 17 la porta s’è spalancata, schiudendo agli occhi dei due rapinatori i plichi con centinaia di migliaia di euro, soldi destinati anche ai pagamenti delle pensioni, uno dei due ha preso con sé un dipendente e l’ha condotto, sotto la minaccia dell’arma, nei pressi della cassaforte, mentre il complice continuava ad avere sotto tiro gli altri tre impiegati. Quando alla fine hanno fatto incetta di soldi, si sono immediatamente dati alla fuga con il malloppo. Solo a quel punto gli impiegati hanno potuto avvisare le forze dell’ordine, i vigilantes dell’Alma Roma ed i carabinieri della stazione locale, ai quali sono affidate le indagini.
Per Calimera si tratta del secondo assalto con la stessa tecnica in pochi mesi. Il 16 novembre scorso toccò alle poste, le modalità furono pressappoco simili. Nell’occasione i malviventi fuggirono con 50mila euro. E c’è di più: come metodo operativo questo assalto ricorda molto quello che venne compiuto a Lecce il 16 novembre scorso, ai danni della Banca Intesa di viale Gallipoli. Anche allora fu scavato un foro in un garage. Ed il colpo fruttò qualcosa come 200mila euro. Che si tratti sempre della stessa banda?
La Redazione