Un sindacato per i precari


ANGOLO DEI GIORNALISTI

5/12/2007

Un sindacato per i precari

Si moltiplicano le manifestazioni in piazza dei lavoratori che protestano contro gli abusi dei contratti a tempo determinato

FLAVIA AMABILE

Doveva succedere alla fine: a Genova è nato il primo sindacato italiano dei precari. Si chiama Fulpp, federazione unitaria dei lavoratori e professionisti precari. Obiettivo – annuncia il presidente William Lanzoni – è ‘raggiungere maggiori diritti e migliori regole’ per tutti i precari: dai co.co.co. e pro. alle partite Iva monocommittente ai dipendenti di vario genere. 

Doveva succedere, dunque. I precari sono una categoria vera e propria e hanno bisogno di qualcuno che li difenda. Già i sindacati confederali ci hanno pensato a creare organi interni per la tutela dei co.co.co e tutti gli altri lavoratori instabili, ma questo è un passo ancora più in là. I precari diventano un universo a sè, in una frattura sempre più profonda tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato. Era inevitabile che andasse a finire così visto che quando la Finanziaria riesce ad approvare delle norme sull’uso dei lavoratori precari in particolare per i progetti di ricerca nelle università, le università si ribellano. La Conferenza dei Rettori si è riunita e ha chiesto al governo di ripensarci perchè chiedere agli atenei di assumere i precari presenta ‘gravi profili di illegittimità nel momento in cui ledono l’autonomia universitaria costituzionalmente garantita’. I precari sono avvertiti, le loro eventuali future assunzioni verranno ostacolate a colpi di ricorsi. E allora come difendersi se non ci si unisce in un sindacato?

Quel che è impressionante è che i precari sono ovunque. Non c’è categoria che non abbia il suo alto tasso di lavoratori a tempo molto, molto determinato. Precarie sono le guardie giurate che vanno all’assalto di Montecitorio dopo mesi e mesi di proteste meno appariscenti e del tutto inascoltate. A decidere l’attacco gli ultimi vigilantes parastatali, i dipendenti dell’Istituto vigilanza dell’Urbe, 850 dipendenti,  un colosso rispetto alle dimensioni normali delle altre società del settore. Stabili dal 1930, ad un certo punto il ministero per lo Sviluppo Economico ne ha deciso la svendita e ora sono sull’orlo di essere buttati in strada. Che fine faranno? ‘Diventeremo precari come tutti gli altri,  spiega Mauro Frezza uno che la guardia giurata la fa da vent’anni. Il meccanismo è quello di mettere in mobilità un po’ di persone, farle riassumere da un’altra società a tempo determinato e poi ricominciare il giro a scadenza del contratto. In una parola, precari finché azienda vorrà.

Precari sempre di più nelle forze dell’ordine, e questo dovrebbe spaventare un po’ tutti. Preferite essere difesi da un poliziotto tranquillo e sereno, che sa di poter contare sul suo stipendio, o da un co.co.co. in berretto e divisa? E lasciamo perdere quel che è accaduto all’autogrill di Badia al Pino, che per fortuna è un’eccezione. Precari nelle forze armate, precari persino i vigili del fuoco, che dovrebbero proteggerci 24 ore su 24, 365 giorni su 365. 

Precari e arrabbiati, ogni giorno una categoria scende in piazza a protestare. Sabato scorso c’erano i poliziotti, a settembre i vigili del fuoco e così via. La nascita di un sindacato è un segnale ben preciso, secondo voi servirà a qualcosa?

Un sindacato per i precariultima modifica: 2007-12-06T11:50:46+01:00da sagittario290