Telecamere, guardie giurate…

Edizione Nazionale

Sabato 15 Dicembre 2007

Telecamere, guardie giurate…

Padova 

NOSTRO SERVIZIO

Telecamere, guardie giurate agli ingressi, personale controllato all’uscita, teli scuri sui bancali freschi di stampa, camion blindati pronti alla distribuzione. Il “silenzio, si gira” – anzi, “si stampa” – è scattato da qualche giorno, e subito alla Grafica Veneta di Trebaseleghe è calato il coprifuoco. Un misto di magia & business, che macinerà giorno e notte chilometri di carta, fino alla notte tra il 4 e il 5 gennaio, quando la saga più famosa del mondo, “Harry Potter e i doni della morte”, ultima fatica della scrittrice britannica J. K. Rowling, si materializzerà nelle librerie italiane. La tiratura iniziale sarà di un milione di copie, come annuncia l’editore Salani. Uscito in lingua originale il 21 luglio 2007, “Harry Potter e i doni della morte”, giura nel suo sito J.K.Rowling «è il «mio libro preferito della serie, anche dopo molte riletture».

Nello stabilimento di Trebaseleghe, è tutto blindato perché non filtrino all’esterno una sola immagine della copertina o un solo estratto della traduzione ufficiale del settimo volume della saga del celebre maghetto. «L’aver ottenuto per il secondo anno consecutivo la stampa dell’edizione italiana di Harry Potter è un risultato che ovviamente ci gratifica» è l’asciutto commento di Paolo Peron, direttore della Spa. Ma non chiamatela magia. Se proprio si deve, chiamatelo “miracolo”, uno dei tanti miracoli del Nordest. Una storia che comincia in una fredda mattina del dicembre 1965, per iniziativa di due fratelli, Sergio e Rino Franceschi, in quello che poteva essere un garage o un ripostiglio: a Loreggia, in una stanzetta tre metri per tre, alzata sull’angolo di un’aia, tra due vecchie case contadine. Sergio aveva il mestiere di tipografo, imparato dai salesiani; Rino l’intraprendenza e il fiuto Il resto insegue l’evoluzione di una professione: dal piombo della linotype all’impalpabilità dell’elettronica. E soprattutto dall’intraprendenza di Fabio, 38 anni, che dal papà Rino eredita non solo l’irresistibile attrazione per l’inchiostro e la carta, ma anche un carattere deciso, che cerca di anticipare il futuro.La ricetta per conquistare quei nuovi spazi la Grafica Veneta ce l’aveva in casa, anzi, nel suo stesso Dna, nella voglia di diventare un centro stampa tra i più importanti per l’editoria italiana, sulla scia dell’abbinata “quotidiani-libro”. Di questa esperienza vissuta in diretta, capace di trasferire il business del libro nelle edicole, la Grafica Veneta ne ha esportato il modello editoriale e commerciale prima nei paesi dell’Est più vicini (Romania e Bulgaria), poi in Polonia e nell’ex Unione Sovietica, senza ovviamente trascurare il mercato europeo.Un lavoro che ha permesso di raggiungere i 30 milioni di volumi stampati nel 2005 e di puntare quest’anno a quota 70 milioni di copie. Un record destinato a polverizzarsi già nel 2008, quando il nuovo stabilimento in fase di avvio (26mila metri quadrati, per un costo di più di 20 milioni di euro) permetterà una produzione annua di 100 milioni di libri. Il tutto senza mettere nel conto importanti e promettenti piazze internazionali, della dimensione di quelle cinesi ed indiane. «La situazione e soprattutto le prospettive dei settori editoriali di quei Paesi – avverte Fabio Franceschi – è ancora estremamente fluida. In Cina stiamo lavorando attraverso una nostra consociata, in grado di offrire “pacchetti” di servizi completi, compreso quello, particolarmente complesso in quel Paese, sui diritti d’autore. Più promettente si presenta il mercato indiano, sul quale stiamo ragionando».

Ma se la prudenza è d’obbligo, la strategia non cambia: anticipare tendenze, presentato offerte, e soprattutto incassato commesse grazie ad una competitività frutto di capacità tecnologica, efficienza e affidabilità. «Sempre, anche nelle più impervie e sperdute città russe ed asiatiche – ricordano i responsabili della produzione e della logistica dell’azienda – i nostri camion hanno consegnato i libri nel rispetto dei tempi contrattuali”. E il futuro? Alla Grafica Veneta continuano a scommettere sul fascino della carta stampata. Un libro – assicurano – resterà sempre un’altra cosa: un viaggio, un sogno, un’avventura, una storia, che si potrà toccare, sfogliare”. Una magìa, insomma. Vero, Harry Potter?

Francesco Cassandro

Telecamere, guardie giurate…ultima modifica: 2007-12-16T10:25:00+01:00da sagittario290