Polizia privata una sicurezza

Edizione 266 del 05-12-2007

La proposta

Polizia privata una sicurezza

di Patrizia Zaffagnini


Il monopolio dell’ordine pubblico, gestito tramite le forze dell’ordine, dallo Stato, oggi non è più in grado di garantire quella necessaria tutela per la sicurezza dei cittadini, che dalle Alpi alla Sicilia a gran voce chiedono più protezione. Di fronte ad uno Stato che piega la testa, incapace di organizzare le proprie forze per combattere la criminalità, noi cittadini siamo derubati, scippati, ingiuriati, maltrattati, percossi, rapinati, uccisi tutti i santi giorni. Non possiamo aver paura ogni volta che usciamo di casa per andare a lavorare, per divertirci, per fare la spesa. Serve una riforma vera nell’ambito della sicurezza e non dei palliativi e qualche rattoppo a norme oramai obsolete. Per prima cosa, al fine di permettere una maggiore efficienza delle forze dell’ordine, occorre modificare il Testo unico di Pubblica sicurezza (Tulps) datato 1931! Riconoscere e regolamentare, in alcuni settori, la polizia ausiliaria privata in collaborazione con le forze dell’ordine.

Mi spiego. Vigilanza passiva nel pattugliare i quartieri più a rischio, controllare l’accesso ai luoghi di aggregazione sociale per il divertimento o a fiere, mostre, nei luoghi di aggregazione sportivi, sono compiti che oramai da più di venti anni sono svolti, senza alcun riconoscimento giuridico né alcun rispetto per il mestiere svolto dalle agenzie di sicurezza. Non si parla di usurpazioni di poteri delle forze dell’ordine. Questo genere di polizia privata ausiliaria non ha armi, non esegue arresti, non effettua perquisizioni ma è necessaria per coadiuvare le forze dell’ordine, che possono concentrare più uomini alla lotta alla criminalità. In Europa la polizia privata ausiliaria delle forze dell’ordine è una realtà, come in in Gran Bretagna, con una marcata diminuzione dei piccoli reati. E noi? Al solito. Ci sono progetti di legge depositati in Parlamento ma dormono il sonno delle belle addormentate.

Che cosa dire, poi, dei quasi 9000 uomini delle forze dell’ordine assegnati come guardie del corpo a parlamentari, ministri, assessori, giudici e chi più ne ha più ne metta? Utilizziamoli solo per i ministri e per quegli uomini delle istituzioni che nello svolgere il proprio lavoro a favore della collettività sono realmente minacciati. Tutti gli altri il bodyguard se lo paghino di tasca propria, magari dopo aver riconosciuto la polizia privata ausiliaria. La maggior parte di quei 9000 poliziotti servono a noi cittadini per la nostra tutela, per la nostra incolumità, per poterci garantire di non essere morti che camminano. Per finire, che cosa ne pensano i nostri politici di sostituire negli uffici di amministrazione delle forze dell’ordine (uffici passaporti, ecc.) i carabinieri, finanzieri, poliziotti, con personale civile? Recupereremmo parecchi agenti che, sulle strade, potrebbero tutelare il nostro vivere quotidiano, tutelare quel tanto conclamato ordine pubblico. Abbiamo bisogno di risposte concrete e non dei soliti rattoppi. Abbiamo bisogno di sicurezza.

Polizia privata una sicurezzaultima modifica: 2007-12-06T12:50:00+01:00da sagittario290