Il Senato vota la fiducia al governo: la riforma del Welfare e’ legge

Roma | 21 dicembre 2007

Il Senato vota la fiducia al governo: la riforma del Welfare e’ legge

24c2fe9ac20fe6c0e191e73166d285d3.jpgCon 162 si’, un no e un astenuto, il governo incassa la fiducia nell’Aula del Senato sul ddl Welfare e diventa legge il provvedimento che recepisce il Protocollo del 23 luglio firmato da esecutivo e parti sociali.

La Casa delle Libertà non ha partecipato al voto. Il senatore della Lega Roberto Calderoli si è invece astenuto. L’unico no al provvedimento è quindi quello dell’ex Prc Franco Turigliatto. A favore del governo hanno votato anche cinque senatori a vita: Cossiga, Montalcini, Scalfaro, Colombo e Andreotti.

Addio allo scalone
Addio scalone: dal primo gennaio 2008 si andrà in pensione a 58 anni e non piu’ a 60 come prevede la legge Maroni. Negli anni successivi l’età media aumenterà progressivamente, fino ad arrivare nel 2013 a ‘quota 97’ tra età e contributi con età minima a 61 anni.

Contratti a termine
Dopo un totale di 36 mesi i contratti a termine potranno essere temporaneamente rinnovati, solo per una volta e solo per un periodo di tempo massimo che nei prossimi mesi decideranno tramite avviso comune sindacati e imprese. Per firmare la proroga il lavoratore dovrà recarsi presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio con l’assistenza di un rappresentante sindacale.

Le altre novità
Stop al job on call, con l’eccezione di una deroga per i settori del turismo e dello spettacolo. Cancellato anche lo staff leasing.

Stanziati 2,52 miliardi di euro in 10 anni. Si torna al testo del ddl messo a punto dal governo che fissa a a 80 notti il tetto per definire i lavoratori usuranti.

Confermata l’abolizione della contribuzione aggiuntiva sulle ore di lavoro straordinario introdotta dalla Finanziaria 1996.

I pensionati con più di 64 anni e redditi non superiori a 8.504 euro annui hanno diritto ad un’erogazione supplementare la cui entita’ e’ legata agli anni di contributi versati. Le pensioni variabili da tre a cinque volte il minimo (fino a 2.180 euro al mese) vengono indicizzate al 100% rispetto all’inflazione (prima era il 90%).

L’indennità di disoccupazione sara’ portata al 60% della retribuzione per i primi sei mesi, al 50% dal settimo all’ottavo mese e al 40% per per i mesi successivi (dopo gli otto mesi per gli over 50).

Per il riscatto della laurea gli oneri possono essere pagati in un’unica soluzione o in 120 rate mensili, senza applicazione di interessi. Il riscatto è possibile anche per i soggetti che non sono iscritti ad alcun istituto di previdenza obbligatoria. In questo caso il contributo si versa all’Inps che provvederà poi a riversarlo alla gestione previdenziale al quale il soggetto si sia successivamente iscritto.

Il Senato vota la fiducia al governo: la riforma del Welfare e’ leggeultima modifica: 2007-12-22T15:35:00+01:00da sagittario290