Edizione AVELLINO
09/12/2007
Il racket «bussa» alla Eurozinchi
GIAN PIETRO FIORE
Racket o intimidazione, queste le due piste che i carabinieri della compagnia di Avellino stanno seguendo per risalire agli autori dell’incendio di due carri funebri parcheggiati all’interno dell’azienda «Eurozinchi srl». L’impresa specializzata nella realizzazione e nella manutenzione di carri funebri è ubicata nella zona industriale di Avellino, in via campo di Fiume a Montefredane. L’incendio, appiccato con ogni probabilità con del liquido infiammabile, è stato notato da una GUARDIA GIURATA quando da poco era trascorsa la mezzanotte. «Siamo stati avvertiti dal personale dell’Istituto di Vigilanza – ha raccontato Gerardo Urcioli, titolare dell’Eurozinchi – che poco prima aveva visitato l’azienda durante i soliti controlli notturni. Ad Avellino, così come in provincia, non è la prima volta che si verificano situazioni simili. La situazione diventa davvero difficile. Il danno è rilevante, ma ancora più grave il segnale che hanno voluto dare. Non nascondo che siamo preoccupati. Abbiamo fatto denuncia, ma in passato non abbiamo mai ricevuto minacce estorsive o intimidatorie. Nonostante tutto sin da domani saremo di nuovo a lavoro». L’impresa Eurozinchi dopo anni di lavoro è divenuta leader nella realizzazione di carri funebri. L’impresa irpina, che qui da noi offre lavoro a venti dipendenti, ha aperto una filiale anche in Costa D’Avorio. Dopo la segnalazione del titolare della ditta che avvertiva i carabinieri di quanto accaduto, gli investigatori, coordinati dal capitano Nicola Mirante, per tutta la notte hanno perlustrato la zona in cerca di tracce utili per poter risalire agli autori dell’incendio. Chiara la matrice: si tratta di un attentato intimidatorio. Bisogna ora stabilire le cause che hanno spinto i malviventi ad appiccare fuoco ai mezzi funebri parcheggiati all’interno dell’azienda. Si tratta di due auto Volvo adibite a carro funebre. Una di proprietà della ditta stessa, l’altra, invece, si trovava lì in manutenzione. Stando alle prime indagini, sembrerebbe che i malfattori abbiano appiccato il fuoco ad una sole delle vetture, ma il forte vento della scorsa notte ha fatto sì che le fiamme si propagassero anche all’altro carro che era parcheggiato proprio affianco. I carabinieri stanno visionando alcune immagini registrate dalle telecamere di diverse aziende che si trovano lungo la stessa strada. Proprio a causa delle pioggia, invece, non è stato possibile repertare tracce sul posto dove si è verificato l’incendio. La pioggia aveva cancellato ogni indizio potesse ricondurre agli attentatori. Della vicenda è stata avvertita la procura della repubblica di Avellino, che come di prassi ha avviato un’inchiesta.