Vigilante uccise indagati anche i suoi superiori

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mercoledì 14 novembre 2007

CRONACA

OMICIDIO COLPOSO

VIGILANTE UCCISE INDAGATI ANCHE I SUOI SUPERIORI

TORINO – Il 16 ottobre 2005 un ragazzo di 17 anni, Alessio Troia, venne ferito mortalmente, a Torino, da un colpo di pistola sparato per sbaglio da una guardia giurata che stava cercando di spiegargli il funzionamento dell’arma.

Per quel decesso la procura ha chiesto quattro rinvii a giudizio: oltre al vigilante sono indagati i suoi superiori, accusati di avergli fornito la pistola senza prima addestrarlo adeguatamente.

La tragedia si verificò in un appartamento alla periferia occidentale di Torino. A maneggiare l’arma era Ivan Morreale, 35 anni, da poco tempo dipendente della Telecontrol, fidanzato della sorella della vittima.

Assieme a lui (difeso dall’avvocato Tom Servetto) risponderanno di cooperazione in omicidio colposo Paolo Brendolan (avvocati Augusto Fierro e Gino Obert), legale rappresentante dell’istituto di vigilanza, Angelo Giudice (avvocato Elena Negri) caposervizio responsabile del personale, Giuseppe Di Matteo (avvocato Augusto Fierro), caposervizio responsabile dell’organizzazione dei servizi.

Il problema, secondo il pm Roberto Furlan, è che Morreale aveva ottenuto da soli due giorni dalla prefettura il decreto di nomina di guardia giurata e non aveva ancora potuto apprendere nemmeno “le più elementari nozioni in materia di maneggio, carico e scarico armi”.

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Vigilante uccise indagati anche i suoi superioriultima modifica: 2007-11-15T12:00:00+01:00da sagittario290