CRONACA
(16 novembre 2007)
Rapito un imprenditore di 35 anni che aveva appena prelevato una grossa cifra
Armati di pistola sono scappati sulla Mercedes dell’amico che l’aveva accompagnato alla banca
San Marino, sequestrato imprenditore
Ritrovato dopo otto ore. Sta bene
di BRUNO PERSANO
SAN MARINO – Due banditi hanno rapinato e sequestrato un imprenditore a San Marino. E’ stato rilasciato dopo otto ore alla periferia di Rimini. Con il cellulare che i banditi gli hanno lasciato, ha chiamato il fratello e insieme hanno suonato alla porta della caserma dei carabinieri di Mercato Saraceno, cittadina in provincia di Forlì-Cesena, dove il grosso commerciante di frutta gestisce la sua attività. Sta bene l’ostaggio ma è ancora confuso e nel suo racconto molte sono le lacune che non convincono del tutto gli inquirenti.
L’incubo era iniziato intorno alle 10.30, davanti alla filiale di Dogana dell’Asset Banca, sulla superstrada vicino al confine tra San Marino e il Riminese. La vittima è Andrea Babbi, 35 anni. Aveva appena prelevato una grossa somma di denaro, c’è chi dice fossero 150.000 euro, “per una questione di lavoro”, ha spiegato.
Era già salito sulla Mercedes dove l’attendeva un amico, quando i malviventi lo hanno affrontato armati di pistola. Hanno spinto a terra il passeggero e sono fuggiti a tutto gas portando via l’ostaggio. L’aggressione è stata vista da un vigilantes della banca che però non è intervenuto perché non era armato. Ricerche dei banditi sono scattate in tutta la Romagna; la targa della Mecedes grigio chiara S350 è stata diramata alle questure e alle caserme dei carabinieri dell’Emilia. Poco dopo le 18, la notizia del ritrovamento dell’ostaggio.
Ascoltato a lungo dalla Gendarmeria di San Marino l’amico dell’uono sequestrato. Cinquant’anni, residente a Rovigo, titolare di un’agenzia immobiliare di Bassano del Grappa, ha precendenti per bancarotta e truffa. La Mercedes è sua. Lui ha accompagnato l’amico alla banca ed era al volante quando i banditi lo hanno spinto fuori dalla macchina.
Uno dei due malviventi, quello armato di pistola, aveva un basco in testa, “era alto circa un metro e 80, aveva la pelle olivastra. Parlava un italiano senza inflessioni”, ha detto l’amico dell’ostaggio. Un malvivente si è seduto al volante; il complice e l’imprenditore sui sedili posteriori. Sentita dagli inquirenti anche la guardia giurata.