«Nessuna collaborazione traditi dagli altri ospedali»

Edizione CITY

08/11/2007

«Nessuna collaborazione traditi dagli altri ospedali»

9b5495451bf7e1cb5bce7a1494871978.jpgEnrico Iovino è il manager dell’Azienda ospedaliera Cardarelli dove lo scrittore Marco Salvia – come ha raccontato sul nostro giornale – è stato ricoverato in barella per alcuni giorni. Direttore Iovino, ha letto Il Mattino? «Ne ho una copia sulla mia scrivania. Ho chiesto al primario della neurologia di inviarmi una relazione sull’accaduto». Il primario non le ha anticipato nulla? «Sì, mi ha spiegato quello che è successo. Il signor Salvia, si è ricoverato nel Cardarelli il 14 ottobre, poco dopo le 5 del mattino. Arrivò in pronto soccorso, le sue condizioni convinsero i medici a trasferirlo in medicina d’urgenza dov’è rimasto però solo poche ore. In quel reparto ha fatto tutti gli esami più urgenti. Alle 10 è stato trasferito in neurologia». Barella in medicina d’urgenza, ricovero in barella – e per diversi giorni – anche nell’altro reparto. «A me risulta un’altra cosa. Scrive di aver detto a medici e paramedici: “Non portatemi al Cardarelli”. Io da direttore generale di quest’ospedale dico invece che l’hanno portato da noi perché non c’erano altri posti per fargli una diagnosi e salvargli la vita». Assistito bene, ma in barella. «È rimasto in lettiga un solo giorno: il 14 ottobre. Aveva bisogno di aluni esami, praticati con precisione e tempestività. In quella stessa giornata è stato sottoposto ad altri accertamenti: se invece della barella avesse avuto un letto, probabilmente avrebbe potuto usarlo solo di sera perchè dovevamo definire l’entità del suo malore». I ricoveri in lettiga sono il punto nero del Cardarelli. «Me ne rendo conto. So che anche in periodi tranquilli come questo la presenza di barelle in corsia varia di ora in ora, fino a toccare punte giornaliere di cinquanta pazienti in lettiga. Purtroppo non ho una soluzione da proporre: se l’avessi avuta avrei risolto il problema». Cosa vi mette in difficoltà? «La mancanza di collaborazione dagli altri ospedali. Noi abbiamo problemi soprattutto con i reparti di medicina, ma le aziende che dovrebbero darci un aiuto continuano a mettere a nostra disposizione posti letto per specialità sulle quali, invece, siamo invece ben coperti». Perché non avete ancora aperto l’accettazione nelle 24 ore? «È in programma questo, così come abbiamo deciso di rafforzare il front-office in pronto soccorso, con tre medici al posto di due. Abbiamo cambiato i turni delle GUARDIE GIURATE per aumentare la sicurezza dei dipendenti. Il problema dei ricoveri in barella non può essere risolto da noi, ma da un organo sovraordinato al Cardarelli e agli altri ospedali». b.b.

«Nessuna collaborazione traditi dagli altri ospedali»ultima modifica: 2007-11-09T11:52:00+01:00da sagittario290