Mugugni tra i tifosi per i controlli rigidi Una rissa all’ingresso tra vigilante e spettatori

Edizione CASERTA

29/11/2007

Mugugni tra i tifosi per i controlli rigidi Una rissa all’ingresso tra vigilante e spettatori

MARILÙ MUSTO

Aversa. Il programma delle gare è stato rispettato, l’ordine tra gli spalti non troppo affollati (come di consueto il mercoledì) anche. Ma alle 15 e 30, al cancello d’ingresso dell’ippodromo Cirigliano, un vigilante ha eseguito alla lettera la nuova disposizione emessa dall’Unire scontrandosi con alcuni appassionati che con un solo biglietto volevano entrare in cinque. La nuova direttiva varata martedì a Roma prevede, infatti, che al varco per accedere alle tribune dell’ippodromo ci siano più controlli, nessuno sconto e, soprattutto, la rotazione a ore delle GUARDIE GIURATE per evitare possibili favoritismi. Regole severissime che ieri hanno colto di sorpresa qualche spettatore. L’eco del disordine delle 15 e 30 è arrivata fin dentro la sala scommesse dove si trovavano alcuni agenti di Polizia, intervenuti, subito dopo, per calmare gli animi. Ma per il resto è filato tutto liscio. La polizia del commissariato di Aversa ha rafforzato la sua presenza mettendo a disposizione quindici uomini, in borghese e in divisa, distribuiti in diversi settori dell’ippodromo. Una pattuglia dei carabinieri è rimasta a guardia delle scuderie fino a sera. Non è mancato qualche mormorio di disappunto tra gli scommettitori sulla militarizzazione del luogo: «Troppe guardie, troppe guardie oggi». Poca, come ogni mercoledì, l’affluenza, soprattutto maschile, per le corse pomeridiane: «Ma è normale», ha dichiarato il funzionario della direzione Gianni Conti, «il pienone si registra in serata e soprattutto il sabato». L’ippica, vecchio amore. Anziani e giovani hanno vinto e perso ieri, dando poco spazio ai commenti sulle presunte corse truccate: «Solo chiacchiere che alzano polveroni», ha ammesso ieri il proprietario di un cavallo che ha preferito rimanere anonimo, «le regole il questo impianto sono restrittive; io, ad esempio, non posso accedere alle scuderie per vedere il mio cavallo; a Palermo, dove mi sono recato solo una settimana fa, l’ingresso è aperto ai proprietari, eppure in Sicilia c’è la mafia». Delle probabili infiltrazioni camorristiche del clan dei Casalesi gestite, secondo gli ultimi risultati investigativi, dai gregari di Enrico Martinelli, né i giocatori né i titolari vogliono parlare. Eppure la polizia giudiziaria ha aperto un fascicolo d’indagine in seguito al ritiro anomalo di atleti dalle corse e alle successive pesanti denuncie di driver che, nel centro di allenamento di Licola, avrebbero subito aggressioni. L’ipotesi investigativa è che il clan abbia messo le mani sulle scommesse pilotando le corse e decidendo in anticipo la classifica dei vincitori. Ipotesi che, per ora, non trova alcun riscontro giudiziario, ma solo ammissioni e testimonianze tutte da verificare. Mancano le prove, dunque, ma tanto basta per aprire un’indagine. Dopo gli interrogatori-fiume che si sono svolti sabato, il fascicolo sarebbe giunto anche in Procura.

Mugugni tra i tifosi per i controlli rigidi Una rissa all’ingresso tra vigilante e spettatoriultima modifica: 2007-11-30T11:58:44+01:00da sagittario290

Un pensiero su “Mugugni tra i tifosi per i controlli rigidi Una rissa all’ingresso tra vigilante e spettatori

  1. Angelo tu sei un tesoro, a me sembra sempre poco il tempo che passo qui da te, guarda che ti ho allegato sul commento la mia mail, quella che apro sempre, l’altra è quella del blog che non apro mai, quindi quando ne hai voglia scrivimi qui…….1 bacio e buona giornata

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