28 novembre 2007
Indagati in tre per la rapina alla posta ed il ferimento di una guardia giurata coratina
I banditi misero ferirono gravemente Vito Petrone sparandogli alla gamba destra.
di La Redazione
Vito Petrone, guardia giurata coratina di 23 anni, il 1° marzo scorso era in servizio presso l’ufficio numero due delle Poste Italiane di Trani per conto della Cooperativa Vigilanza Giurata di Corato.
Erano circa le 9 del mattino quando due giovani a volto coperto e armati di taglierino e di un fucile a canne mozze rubato, fecero irruzione negli uffici di Largo Petrarca.
Nonostante il tentativo di Petrone di sventare la rapina, opponendo una strenua resistenza e senza farsi strappare di mano la pistola, i banditi gli spararono alla gamba destra mettendolo fuori gioco.
Per lui gravi lesioni a tibia e perone: ancora oggi, dopo 9 mesi, la guarigione pare molto lontana.
I malviventi racimolarono il misero bottino di 1.500 euro.
I due rapinatori, unitamente ad un terzo complice, furono arrestati poche ore dopo. Tutti sono indagati e per loro potrebbe essere richiesto il rinvio a giudizio dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Ettore Cardinali.
Si tratta dei tranesi Patrizio Romano Lomolino, 26 anni e Pietro Lombardi, 28, e del coratino Antonio Somma, 20 anni.
Le accuse vanno dal tentato omicidio, a rapina, ricettazione, detenzione illegale d’arma da fuoco e violazione degli obblighi previsti dalla misura di prevenzione.
Lombardi è attualmente agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica per tossicodipendenti di Sannicandro, mentre Lomolino è detenuto presso il carcere di Novara. Somma, denunciato a piede libero, è accusato di favoreggiamento personale poichè avrebbe ospitato Lombardi nella sua abitazione riferendo agli inquirenti di non vederlo fda duiverse settimane.