Edizione Udine
Giovedi’ 8 Novembre 2007
(A.L.) – Vigilanza privata al Tribunale …
(A.L.) – Vigilanza privata al Tribunale di Udine e attrezzatura elettronica, forse metal detector, in Procura. Spese a carico del Comune, che potrebbe però rivalersi, almeno in parte, sul Ministero di Grazia e Giustizia. Sarebbero queste le soluzioni prospettate ieri durante il summit che si è svolto in Prefettura per potenziare il sistema di sicurezza nelle due strutture giudiziarie. Un’iniziativa sollecitata anche dal grave fatto di cronaca del 17 ottobre il Tribunale di Reggio Emilia, dove un uomo, armato di pistola, ha ucciso il cognato e la moglie da cui si stava separando.
Presenti all’appuntamento di ieri, che ha fatto seguito a un primo incontro svoltosi il 24 ottobre scorso, c’erano il prefetto Lorenzo Cernetig, il questore Giuseppe Padulano, il procuratore, Antonio Biancardi, il presidente della sezione penale del Tribunale, Pier Valerio Reinotti, il sindaco Sergio Cecotti (accompagnato dal direttore generale del Comune, Luisa Tullio), il comandante della Guardia di Finanzia e il vice-comandante dei Carabinieri.
«Sono grato al sindaco che ha dimostrato grande disponibilità per cercare un sistema più completo per la sicurezza delle strutture. Per la sorveglianza stiamo esaminando la possibilità di impiegare guardie giurate – ha dichiarato al termine il Prefetto – «Ho chiesto una ricognizione generale delle condizioni di sicurezza di Tribunale e Procura, che poi presenterò al Ministero di Grazia e Giustizia». Secondo Cernetig, le nuove misure potrebbero attivarsi entro tre mesi. A margine dell’incontro, il procuratore Biancardi è entrato nei dettagli. «Abbiamo accolto con soddisfazione le promesse del sindaco di istituire una vigilanza privata per il Tribunale – ha detto – Per la Procura si prevede un’attrezzatura come il metal detector». Inoltre, ha aggiunto Biancardi, «le forze dell’ordine hanno promesso di intensificare la vigilanza esterna al Tribunale, specialmente durante le udienze». Sui tempi, Biancardi ha confermato «che entro la fine di gennaio dovrebbe accadere qualcosa. Sarei contento – ha concluso – se si realizzasse tutto entro metà anno».