Sette mesi: sette rapine.

LATINA

martedì 2 ottobre 2007

Sette mesi: sette rapine.

di ORAZIO RUGGIERI FONDI

Ancora un colpo ai danni di una banca del comprensorio della Piana di Fondi. Ieri mattina i malviventi hanno preso di mira l’agenzia della Banca di Roma presso il Mercato Ortofrutticolo di viale Piemonte. Due rapinatori dell’apparente età di trent’anni, col volto scoperto ed armati uno di un taglierino e l’altro di una pistola, forse del tipo giocattolo, sono entrati nell’istituto di credito intorno alle ore 10:30. Ben vestiti, addirittura con giacca e cravatta, tradendo una cadenza romana nell’accento, con fare deciso, si sono fatti consegnare i contanti contenuti nelle case, che il definitivo controllo pomeridiano ha appurato ammontare a poco più di diecimila euro. Inizialmente avevano intimato di aprire anche la cassaforte ma poi hanno desistito per non rischiare di rimanere sul posto per la lunga durata necessaria all’apertura distrumenti temporizzati. Dopo aver invitato i cinque impiegati e i cinque clienti presenti a chiudersi in uno stanzino, sarebbero poi fuggiti a bordo di una station wagon di colore grigio parcheggiata nelle vicinanze. Una volta dato l’allarme dal direttore della banca, sul posto sono giunti Polizia, Vigili Urbani e Carabinieri, ai quali sono poi formalmente state affidate le indagini. Qualcuno sarebbe riuscito a segnarsi il numero di targa dell’auto usata dai ladri, ma le intense ricerche effettuate anche con l’ausilio delle forze dell’ordine delle città vicine non hanno dato alcun esito. Attraverso le testimonianze dei presenti e le riprese di alcune telecamere a circuito chiuso, i Carabinieri, coordinati dal capitano Cosimo Damiano Di Caro, comandante della compagnia di Gaeta e dal maresciallo Emilio Mauriello, comandante della stazione fondana, stanno cercando di capire se gli autori della rapina siano inseriti nella banca dati dei pregiudicati già noti. In merito alla vicenda, a Fondi si faceva notare come ancora una volta il colpo sia stato portato ad un istituto privo di vigilanza. Chiedendo di restare anonimi, impiegati di banca, anche di altri sportelli, hanno fatto notare che, a Itri, dopo due rapine-fotocopia successive nel tempo, ai danni della San Paolo, la riattivazione del servizio di vigilanza, tramite l’istituto Securitas di Latina abbia avuto la funzione di deterrente per questi colpi in serie. Secondo la denuncia di qualche impiegato, le banche ritengono di poter risparmiare rinunciando al servizio di vigilanza svolto da personale esterno, in quanto c’è già in bilancio una somma per “ammortizzare” le preventivate rapine che, nel caso comincino ad essere più di due, iniziano a far scattare “premi di assicurazione” più esosi. Il malcontento delle maestranze, che accomuna la preoccupazione anche dei clienti, dovrebbe spingere – si commentava ieri a Fondi – gli istituti ad attivare quel particolare servizio. La funzione deterrente della sola presenza del vigilante resta un dato inconfutabile e serve, oltretutto, anche per evitare assembramenti selvaggi di auto lasciate disordinatamente in sosta nei pressi di istituti di credito, dove la visibilità a lungo raggio è la prima garanzia di sgradite sorprese. Comunque, l’estrema ripetitività del fenomeno starebbe per diventare oggetto, nei prossimi giorni, di esame comune da parte dei responsabili dell’ordine pubblico in quanto il fenomeno, affrontato anche dai politici locali, pure se fino ad ora non ha causato situazioni drammaticamente intense con feriti o persone che si sono trovate nella particolare situazione, potrebbe sempre malauguratamente partorire emergenze dagli epiloghi anche spiacevoli come ci si era andati vicino il primo giorno di scuola, quando la rapina alla Popolare avvenne dopo che gli alunni delle elementari, attigua alla banca, erano entrati in classe.

Sette mesi: sette rapine.ultima modifica: 2007-10-03T11:45:00+02:00da sagittario290

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