Sabotatori in ospedale, ma il raid fallisce

Edizione SALERNO

17/08/2007

Sabotatori in ospedale, ma il raid fallisce

6e717442ea2ede94a89d909b61c92833.jpgGIANNI COLUCCI E ora è psicosi. Anche nella notte tra il 14 e il 15 agosto un altro sabotatore è entrato nell’infernotto dell’ospedale di San Leonardo a Salerno. Alla vigilia della visita dell’assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, avvenuta a Ferragosto, a distanza di pochi giorni da un primo attentato, provare un nuovo atto di sabotaggio è come dichiarare guerra all’ospedale. Un episodio che assume toni inquietanti: una vera dimostrazione di forza. Il piano seminterrato, un dedalo di corridoi che in penombra si snoda sotto tutta la superficie dell’ospedale, è stato nuovamente violato da sconosciuti che – eludendo la sorveglianza – hanno cercato di tranciare i cavi dell’alta tensione. Un replay del primo tentativo andato a buon fine nella notte di sabato 11 agosto, quando otto persone ricoverate in Rianimazione hanno rischiato di morire a causa dell’interruzione dell’energia elettrica dopo il taglio netto dei cavi di alimentazione. A Ferragosto, trenta minuti dopo l’una, sconosciuti sono penetrati nei sottoscala ed hanno riprovato a tagliare i cavi. Nello stesso punto di sabato, con le stesse modalità. Questa volta l’agente di guardia ha notato qualcosa, raggiunto la zona e messo in fuga i malintenzionati che hanno abbandonato una tronchese adatta a spezzare cavi anche di notevole spessore. Il VIGILANTES all’ingresso dei locali degli impianti di servizio aveva notato qualcosa di strano per questo è intervenuto: inutile l’inseguimento a piedi tra le ombre del corridoio sotterraneo, però è stata ritrovata la tronchese e altri materiali che a questo punto possono far svoltare – secondo gli inquirenti – l’indagine. I magistrati non escudono alcuna ipotesi. Si potrebbe trattare semplicemente di un tentativo di furto di rame o di un avvertimento malavitoso, legato allo scontro tra fazioni del sindacato interno, oppure dalla gestione di appalti e subappalti per una struttura interessata da investimenti per 15 milioni di euro e obbligata a costosi appalti per la manutenzione L’assessore. E dopo la notte drammatica, in ospedale è arrivato l’assessore Montemarano. Nel giorno di Ferragosto non è voluto mancare a Salerno l’assessore regionale alla Sanità che ha portato la solidarietà a personale e ammalati. «Quello del personale è stato un comportamento eroico sabato scorso – dice l’assessore – Medici e infermieri si sono sacrificati ed impegnati per evitare gravi conseguenze ad ammalati che erano nelle condizioni di massima vulnerabilità, mentre lottavano tra la vita e la morte in rianimazione». È stato il direttore generale Attilio Bianchi a chiedere all’assessore un formale encomio per medici e infermieri che sono stati impegnati sabato scorso a fronteggiare quell’inaudita emergenza: un’ora e mezzo senza energia elettrica con i respiratori automatici in tilt a causa del’interruzione dolosa della corrente. «Loro sono stati i nostri angeli dell’11 agosto», ha detto il manager. Quella di Montemarano è stata dunque una presenza a testimonianza della solidarietà con gli operatori della sanità e di piena assunzione di responsabilità rispetto alla struttura dell’ospedale. «Vengano identificati immediatamente i colpevoli, si tratta di un atto criminale che va perseguito», ha detto l’assessore visitando il pronto soccorso e il reparto di Rianimazione che ha subìto i maggiori disservizi. Ma ha anche spiegato che l’ospedale di Salerno va rilanciato ulteriormente. «Si tratta di una struttura importante per la città e le zone vicine e non è la si può certo abbandonare. Abbiamo messo a disposizione 15 milioni per mettere in sicurezza la struttura. Piena solidarietà anche a nome del governo regionale al manager e ai dirigenti di questo presidio di alta specialità». Il 15 agosto, una giornata come un’altra nelle corsie di un grande ospedale, si è voluto anche sugellare un patto di solidarietà tra il personale e la dirigenza. Il direttore sanitario Virginia Scafarto e il capo dipartimento Giuseppe Perillo hanno visitato tutti i reparti formulando anche a nome del direttore generale Bianchi auguri al personale e e agli ammalati. E di auguri in questo momento a San Leonardo ce n’è davvero bisogno.

Sabotatori in ospedale, ma il raid fallisceultima modifica: 2007-08-18T16:16:06+02:00da sagittario290